Colonia di Villa Marina, Biancani scrive a Inps: «Edificio storico in posizione strategica: vorremmo tornasse a essere motore per tutta la città, per riscattarsi e diventare nuova risorsa per il territorio»

Il sindaco sul futuro dell’immobile di proprietà dell’INPS, «Pur non essendo i titolari della scelta chiediamo la possibilità di condividere il futuro di uno dei complessi più importanti nel comune»  

«Villa Marina è parte della storia di Pesaro, un edificio che per decenni è stato al servizio della città e che ha contribuito a portare persone, relazioni e vita sul nostro litorale. Vorremmo tornasse a essere motore e risorsa per tutta la città e siamo pronti a interfacciarci con Inps per cogliere tutte le opportunità a favore del territorio». così il sindaco di Pesaro Andrea Biancani sul futuro dell’immobile di viale Trieste, affacciato sulla spiaggia, da anni dismesso e al centro di un percorso di alienazione. «Pur non essendo i titolari della scelta chiediamo a Inps la possibilità di condividere il futuro di uno dei complessi più importanti nel comune». «Siamo di fronte a un bene di grande valore architettonico, paesaggistico e urbano – prosegue Biancani – uno dei pochi esempi di colonie storiche ancora presenti lungo la costa, con volumi imponenti e una collocazione strategica. Il suo recupero può rappresentare un’occasione importante per restituirgli una nuova vita e farne un valore aggiunto per l’intero territorio». L’Amministrazione comunale guarda con attenzione al futuro dell’edificio, «le scelte che lo riguardano vorremmo generassero ricadute positive non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, culturale e urbano. Nel pieno rispetto delle competenze del soggetto proprietario – sottolinea Biancani – credo sia utile interrogarsi su quale contributo Villa Marina possa dare allo sviluppo qualitativo della città, soprattutto in una fase in cui Pesaro sta ripensando in modo organico il proprio lungomare». Il riferimento è al processo di trasformazione e riqualificazione del litorale pesarese, avviato dall’Amministrazione comunale anche con il concorso di idee internazionale per il nuovo Viale Trieste, il “Watercity front”, pensato per ridefinire uno dei luoghi più identitari della città in chiave sostenibile e contemporanea. «L’avvio dell’iter per il recupero della Colonia rappresenta già di per sé una buona notizia, perché l’immobile è abbandonato da decenni e ciò crea degrado a questa parte di città ma ci farebbe piacere, se possibile, essere coinvolti su quello che sarà il suo futuro: si tratta di un complesso che, per la città di Pesaro, ha una storia importante, che fa parte della nostra identità e che oggi rappresenta un’opportunità di riqualificazione complessiva dell’area». «In questo contesto – aggiunge il sindaco – sarebbe auspicabile valutare soluzioni capaci di tenere insieme più funzioni: servizi aperti alla comunità, accoglienza, socialità. L’importante è che il progetto complessivo abbia un respiro ampio, che restituisca prestigio alla città e faccia di questo edificio un motore di vitalità, soprattutto considerando la sua relazione diretta con la spiaggia e le opportunità che ne derivano». Biancani evidenzia che: «Al momento sulla futura destinazione della Colonia, sembra siano state presentate delle proposte che chiedo di poter condividere per favorire una riflessione più articolata. Ribadisco: qualsiasi intervento di riqualificazione è positivo, ma credo sia un bene per la città chiedersi se esistano margini per un confronto che consenta di immaginare una destinazione capace di offrire benefici duraturi alla collettività, penso a servizi o attività che possano realmente dare un valore aggiunto per la città». Villa Marina è un bene tutelato dal Ministero della Cultura e porta con sé una memoria complessa. Inaugurata nel 1928, la colonia nasce durante il periodo fascista con la funzione di accogliere bambini provenienti da classi disagiate e di promuovere l’elioterapia e il soggiorno marino, all’interno di una visione ideologica oggi oggetto di rilettura critica. Una riflessione che ha trovato espressione anche nel 2024, quando la Colonia Villa Marina ha ospitato, durante l’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura, il progetto “La pelle sotto. Decolonizzare Villa Marina”. «Anche questo aspetto – conclude il sindaco – rafforza l’idea che il recupero dell’edificio possa rappresentare non solo una riqualificazione fisica, ma anche un’occasione di riscatto e di restituzione di senso a un patrimonio cittadino».  

Comune di Pesaro  

Lascia un commento