Cammello Caramello sulla spiaggia d’inverno

Era una mattina d’inverno, fredda ma luminosa, e Cammello Caramello si era svegliato con un’idea: voleva vedere il mare.

Danilo lo avvolse nella sua sciarpa rossa, quella che profumava di casa e di biscotti, e lo posò sul davanzale. Ma Caramello, si sa, non è un peluche come gli altri. Appena rimase solo, saltellò giù, attraversò il vialetto e si ritrovò sulla sabbia di Baia Flaminia.

Il mare era lì, immenso e tranquillo, con le onde che si rincorrevano piano come bambini assonnati. Il cielo era grigio perlaceo, e l’aria profumava di salsedine e pini.

Caramello si sedette sulla sabbia fredda, le gobbe ben coperte dalla sciarpa rossa, e guardò l’orizzonte. Non c’erano renne, né biscotti, né luci colorate. Solo lui, il mare, e il silenzio.

Eppure, in quel silenzio, sentì qualcosa: il battito del cuore di Danilo, lontano ma presente. Sentì l’amore che lo aveva portato fin lì. Sentì che anche un cammello di peluche può avere un’anima piena di vento e di sogni.

Quando tornò a casa, aveva un granello di sabbia nella zampa e un sorriso più largo del solito. E Danilo lo strinse forte, come si stringe un amico che ha visto il mondo.

Rosalba Angiuli

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