Surprize 7 /better education, better world

Antonella Micaletti, Luca Cesari, Daniele Vimini, Claudio Olmeda, Marcello Smarrelli

Mercoledì 17 dicembre inaugura la mostra-premio allestita in una doppia sede espositiva: la chiesa del Suffragio e la Falegnameria di Palazzo Mosca. Per Vimini, un’occasione importante per dare una vetrina pubblica a giovani artisti in formazione.

Percorsi che introducono alla scoperta e all’esplorazione del nuovo, aprendo lo sguardo su mondi, alla ricerca di connessioni. La formazione in Accademia di Belle Arti di Urbino approda a Pesaro per la settima edizione di Surprize, la mostra-premio che espone una selezione di lavori di studentesse e studenti, realizzati nei laboratori dell’Istituzione urbinate. Mercoledì 17 dicembre la data dell’inaugurazione che prevede un doppio momento per dare spazio alla duplice sede espositiva: alle 18.00 appuntamento alla Falegnameria di Palazzo Mosca, alle 18.30 si prosegue alla chiesa del Suffragio – Centro Arti Visive Pescheria.

Promossa da Accademia di Belle Arti di Urbino, MUR-AFAM (Ministero dell’Università e della Ricerca – Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica), Comune di Pesaro, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, in collaborazione con Pesaro Musei, Suprize 7 sceglie, non a caso, come sottotitolo “better education, better world” proseguendo, implicitamente, la riflessione ispirata da Edgar Morin sottintesa ne “la natura della cultura”, tema dell’edizione 2024, focalizzando l’attenzione sul senso imprescindibile della formazione. “Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”, così il grande filosofo riprende, circa 500 anni dopo, il pensiero di Michel de Montaigne per cui è essenziale formare prima di tutto la persona e l’identità umana: il saper essere, prima ancora del sapere.

Alla conferenza stampa erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Pesaro; Claudio Olmeda presidente della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive; Marcello Smarrelli direttore artistico di Pesaro Musei e presidente della Giuria di Surprize 7; per l’Accademia di Belle Arti di Urbino, il direttore Luca Cesari e la docente Antonella Micaletti curatrice dell’evento.

Così Daniele Vimini: questo è un progetto che è nato con un input importante: cioè il ruolo che l’Accademia di Urbino svolge nell’ambito della formazione artistica nel territorio e a livello nazionale. L’Accademia è stata un elemento di raccordo anche per Capitale 2024 ed è un’istituzione strategica per il percorso che faremo insieme ad Urbino per la Candidatura della nostra provincia a Capitale Europea della Cultura 2033. E’ importante rimarcare la presenza dell’Accademia perché siamo una delle poche province che può vantare la presenza di un’Accademia di Belle arti e di un Conservatorio musicale, accademia con cui sono già attive molte collaborazioni consolidatesi negli anni. Il tema importante di Surprize è mettere a disposizione spazi pubblici per artisti in formazione, e dare loro una vetrina. E siamo contenti che accanto al Suffragio, il progetto approdi alla Falegnameria di Palazzo Mosca, spazio ‘storico’ recuperato grazie al PNRR che rappresenta una bella sfida nel momento in cui accoglie il contemporaneo.

Claudio Olmeda ha continuato: siamo qui perché siamo arrivati alla settima edizione di Surprize, uno degli eventi più qualificanti dell’offerta di Pescheria. Molto interassante l’assegnazione di un premio ad uno degli studenti dell’Accademia di Urbino selezionati per l’occasione. Quindi ben venga una manifestazione del genere che fa luce sulla produzione artistica delle giovani generazioni in formazione.

Il titolo Surprize nasce da una felice combinazione di termini che si riferiscono al premio e alla sorpresa: ricorda Marcello SmarrelliEd è sia una sorpresa, ma soprattutto un premio, il fatto che siamo giunti alla settima edizione e abbiamo ormai una casistica ampia e sedimentata degli effetti che questa manifestazione produce. Possiamo dire con orgoglio che quasi tutti gli artisti che negli anni hanno ‘stupito’ le varie giurie guadagnando premi e menzioni speciali, stanno costruendo una loro solida carriera nell’ambito del panorama artistico, cosa che ci rende tutti estremamente felici.

La rassegna Surprize è diventata negli anni, quasi in contraddizione con sé stessa, una costante, la sorpresa è il mondo dell’incostanza, della variabilità, della mutevolezza, proporla come costante è una sfida: ha sottolineato Luca CesariL’idea è stata, dunque, quella di assegnare a ogni edizione un baricentro che la stabilizzasse su una riflessione, su un elemento che ci colpisce, la vocazione propria della nostra Accademia, la sua poetica: essere desti al mondo non solo per i macro fenomeni, gli eventi più immediatamente avvertibili, ma anche la possibilità di sintonizzarsi con possibili vie di ricerca, che partecipano a quelle elaborate nel mondo, per pensare e progettare una comunità e una società che possano essere migliori. La scelta per la settima edizione è quindi ricaduta su “better education, better world”: come istituzione formativa la nostra aspirazione è suscitare la profondità negli studenti attraverso tanti alimenti, tanti arricchimenti che derivano anche dai numerosi incontri con artisti, filosofi, personalità straordinarie del mondo dell’arte e della cultura, perché è attraverso l’incontro che avviene la trasformazione.


Ha concluso Antonella Micaletti: la mostra Surprize 2025 propone una riflessione sul tema della educazione e della formazione. L’esposizione non è dunque solo il banco di prova dei giovani studenti dell’Accademia di Urbino ma anche l’occasione per sottolineare il ruolo dell’arte come generatrice di menti critiche e profonde e quindi come motore di cambiamento a partire dai giovani artisti.

In mostra 29 opere, selezionate dai curatori Marco Bazzini e Antonella Micaletti, docenti di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino, tra le 116 candidature presentate dalle singole scuole di specializzazione dell’Accademia: Decorazione, Grafica d’Arte e Illustrazione, Nuove Tecnologie dell’Arte, Pittura, Scenografia, Scultura.
 
I lavori esposti, che saranno visibili fino al primo febbraio, sono realizzati da 36 artiste e artisti, raccontano in opere singole e collettive un percorso di ricerca, che ibrida tecniche e linguaggi, in cui talvolta non si intravede nessuna consequenzialità con le scuole di appartenenza, opere che si configurano come del tutto libere dai generi, fuori da ogni prospettiva di continuità. Studentesse e studenti dell’Accademia di Urbino interpretano il flusso, il turbinio, la marea, la corrente di sintomi, spie, indizi e presagi; accogliendoli nella propria indagine artistica per dare loro non un ordine, non una forma, ma una ‘manifestazione’.

Ancora una volta Surprize, gioca sul significato del termine inglese surprise modificandolo per assonanza, ed evocando così, accanto al concetto della sorpresa, anche quello del premio.

Come di consueto, il giorno dell’inaugurazione, la giuria di Surprize 7 – presieduta da Marcello Smarrelli, direttore artistico di Pesaro Musei e composta da Gaia Bobò, storica dell’arte e curatrice; Simone Ciglia, storico dell’arte e curatore; Niccolò Fano, gallerista; Numero Cromatico, collettivo di artisti, centro di ricerca ed editore – assegnerà un premio di 1.000 euro all’opera vincitrice e una menzione speciale.

Con l’allestimento di Luigi Carboni e Andrea Sanchini, l’esposizione artistica accoglie le opere di: Emma Bassetti, Sofia Belletti, Aurora Bulla, Stella Candiotti, Sofia Canducci, Maria Chiara Cannelli, Annalisa Carrara, Andrea Ciaroni, Giovanni Comelli, Margherita Congiu, Marina Cripoli, Marta Tsehaynesh De Cicco, Stefano De Martino, Rebecca Dell’aera, Micaele Deturres, Sofia Di Rosolini, Elisa Dimnaku, Syria Fiorini, Marco Flamini, Vincenzo Gallace, Francesco Giordani, Nicole Guiducci, Kerri Horrell, Nadia Latessa, Michela Masu, Ilaria Mautone, Giorgia Messina, Jacopo Morellato, Susanna Musco, Umberto Proietti, Niccolò Ripesi, Ionut Rosanu, Alex Salvi, Giulia Serritelli, Martina Taddeucci, Enrico Matei Venturi.

L’immagine coordinata e il catalogo, edito da Arti Grafiche della Torre, sono a cura di Gian Luca Proietti.

In un contesto contemporaneo dominato dall’algoritmo, tra piattaforme e intelligenza artificiale, un’Accademia di Belle Arti non può dunque che assumersi il ruolo di centrale produttiva di quel coraggio che serve per l’innovazione, attraverso un modello formativo in cui esperienze di laboratorio e riflessioni teoriche si intersecano e vengono continuamente aggiornate sul flusso continuo delle prassi in perenne cambiamento. Ne è testimonianza l’istituzione di nuovi corsi di secondo e di primo livello, attraverso cui l’Accademia di Urbino propone un aggiornamento linguistico e immaginativo dei percorsi di studio offerti. Citando Dacia Maraini “La scuola ci salverà”.

Surprize 7 / better education, better world
Opere dall’Accademia di Belle Arti di Urbino

Pesaro
Chiesa del Suffragio – Centro Arti Visive Pescheria (corso XI settembre, 204)
Falegnameria di Palazzo Mosca (piazza Mosca, 29)
18 dicembre 2025 – 1 febbraio 2026

Inaugurazione mercoledì 17 dicembre 2025
ore 18.00 Falegnameria di Palazzo Mosca
ore 18.30 chiesa del Suffragio

orario
< Falegnameria di Palazzo Mosca
dicembre martedì-giovedì 15-18, venerdì-domenica e festivi 10-13, 15-18
2 gennaio – 1 febbraio martedì-domenica e festivi 10-13, 15-18
< Chiesa del Suffragio venerdì – domenica e festivi 16-19
chiusure: 25 dicembre, 1 gennaio

Ingresso con card Pesaro Musei; gratuito fino a 18 anni e possessori Carta Famiglia del Comune di Pesaro
info 0721 387541 info@pesaromusei.it 

Comune di Pesaro

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