Dal 2015 al 2024 il Donizetti Opera Festival ha attraversato 10 edizioni, ponendo al centro Gaetano Donizetti, probabilmente il bergamasco più famoso al mondo, gigante dell’opera, noto e apprezzato ovunque: un autentico ambasciatore. Ha messo in scena la sua musica ‘con coraggio, visione, riscoperte, studio, ricerca, coinvolgimento del pubblico, superamento dei confini tradizionali e riconoscimenti della critica nazionale e internazionale’, come riporta https://www.donizettiopera.org/, il sito ufficiale della manifestazione.
L’edizione 2025 (la prima firmata da Riccardo Frizza nella doppia veste di direttore artistico e musicale) presenta per 3 weekend consecutivi (14-30 novembre) 4 titoli proposti in 3 nuovi allestimenti: al Teatro Donizetti vanno in scena Caterina Cornaro (in prima moderna nella versione originale che neppure l’autore ebbe la possibilità di vedere) e Il furioso nell’isola di S. Domingo (nella versione integrale della partitura del 1833).
Al Teatro Sociale (nella Città Alta) è rappresentato il dittico formato da Il campanello (nella versione del 1837) e Deux hommes et une femme (nella versione originale francese).
Il tema delle varie trame? E’ il matrimonio, declinato in varie sfaccettature: nella prima opera, la protagonista vorrebbe contrarlo con Gerardo (il ragazzo che ama) ma ragioni politiche la obbligano ad un’unione di altro tipo, mentre una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno a Cardenio, furioso che impazza nell’isola esotica di S. Domingo.
Ed ancora…le trovate fantasiose di un’ex fidanzato della sposa (Serafina) impediscono al neo coniuge (l’anziano speziale Don Annibale Pistacchio) di trascorrere con lei la prima notte di nozze (‘Il campanello’), mentre un marito redivivo (Gasparo) e un nuovo sposo (Peppe) cercano entrambi di sbarazzarsi al gioco della morra di Rita, donna eccezionalmente volitiva e manesca (‘Deux hommes et une femme’).
Paola Cecchini
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