IL BIRRAIO DI PRESTON DI ANDREA CAMILLERI
CON EDOARDO SIRAVO, FEDERICA DE BENEDITTIS E MIMMO MIGNEMI
REGIA DI GIUSEPPE DIPASQUALE
Tratto dal romanzo di Andrea Camilleri, Il birraio di Preston (pubblicato da Sellerio Editore) arriva in scena da giovedì 27 a domenica 30 novembre al Teatro Sperimentale di Pesaro – per la stagione promossa dal Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC – con Edoardo Siravo, Federica De Benedittis e Mimmo Mignemi, la regia di Giuseppe Dipasquale che con lo stesso Camilleri firma la riduzione teatrale, produzione di Marche Teatro, Teatro Al Massimo di Palermo, Teatro di Roma.
In un esempio sublime e divertito di narrazione dei caratteri, la Sicilia, il suo mondo, i suoi personaggi vengono ammantati, attraverso la lingua camilleriana, da una luce solare, vivida di colori e ricca di sfumature.
«Prima di accettare l’ipotesi di una riduzione per il teatro di questa mia opera letteraria – raccontava nel 1999 Andrea Camilleri – ho resistito un bel po’. Non capivo come fosse possibile (e ragionavo, è ovvio, da autore) trovare un contenitore spaziale, una griglia che supportasse, senza tradirlo, il racconto. Il colloquio avuto con Giuseppe Dipasquale ci ha fatto trovare la soluzione: una struttura drammaturgica che salvaguardasse la scomposizione temporale del romanzo, ma condotta in modo da localizzare scenicamente il tutto in un luogo che fosse ad un tempo un teatro (quello, per esempio, dove poteva essere avvenuto l’incendio) e il luogo dell’azione del racconto».
«L’opera di Andrea Camilleri, in particolare il romanzo Il birraio di Preston – nota Giuseppe Dipasquale –, si rivela non solo una narrazione, ma un sofisticato meccanismo di affabulazione che pone lo stupore al centro della sua poetica. Questo elemento non è un semplice vezzo stilistico, ma il motore primario dell’azione, la chiave di lettura della realtà e la radice del genio narrativo camilleriano».
Nella Vigàta di fine Ottocento, il nuovo prefetto piemontese vuole inaugurare il teatro cittadino con l’opera comica Il birraio di Preston di Luigi Ricci. La scelta appare incomprensibile e maldigerita dalla popolazione, che vive la decisione come un’imposizione arrogante ‘calata dal Nord’. La serata inaugurale diventa così il simbolo dello scontro tra autorità e popolo. Il malcontento cresce fino a esplodere in tafferugli, disordini e beffe grottesche durante la rappresentazione. A rendere la vicenda ancora più drammatica interviene un attentato dinamitardo contro il teatro che segna il culmine della rivolta: un gesto violento e spettacolare con cui la comunità rifiuta radicalmente l’imposizione culturale. Il risultato è un fallimento totale, il teatro si trasforma in palcoscenico del dissenso popolare, tra comicità farsesca e violenza ribelle. La vicenda è esemplare per raccontare oggi la Sicilia. L’eterna vacuità dell’azione siciliana, che spesso si traduce in un esasperato dispendio di energie per la futilità di un movente, è la metafora più evidente del testo. Questa Sicilia che non dimentica i morti, i mali letali che cercano di consumarla inesorabilmente dall’interno, il tradimento verso valori appartenuti quando era culla di una civiltà – può senza timore ricominciare a parlare di se stessa con ironia e distacco, affinché l’autocompiacimento delle virtù, dei vizi e dei dolori non costituisca lo stagno dal quale è difficile uscire.
Completano il cast dello spettacolo gli attori Gabriella Casali, Pietro Casano, Luciano Fioretto, Federica Gurrieri, Paolo La Bruna, Zelia Pelacani Catalano, Valerio Santi, Vincenzo Volo. Le scene sono di Antonio Fiorentino, i costumi ripresi da Stefania Cempini e Fabrizio Buttiglieri da un’idea di Gemma Spina. L’iniziativa si inserisce nel programma del Centenario Camilleri promosso dal Fondo Andrea Camilleri con il Comitato Nazionale Camilleri 100.
Per Oltre la scena la compagnia incontra il pubblico sabato 29 novembre alle ore 17 presso il Teatro Sperimentale.
Informazioni: Teatro Sperimentale 0721387548, AMAT 0712072439, circuito vivaticket. Inizio spettacoli giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 19, domenica ore 17.
Barbara Mancia
ufficio stampa
AMAT


