Nell’ambito di “Aperitivi con la Storia del diritto: 7° Ciclo di incontri sulla Storia giuridica e dintorni a cura di Valerio Gigliotti e Mario Riberi”, l’associazione Wunderkammer Orchestra ETS torna all’Università di Torino per una nuova conferenza-concerto dedicata a Dmitrij Shostakovich, compositore russo di cui ricorre il 50° anniversario della morte.
L’appuntamento martedì 18 novembre alle ore 17 all’Aula Magna presso il Campus Luigi Einaudi in Lungo Dora Siena 100. Relatori Paolo Trognoni, avvocato e socio WKO, autore della biografia “Shostakovich: la verità nella musica” (Cartacanta edizioni), Stefano Gottin presidente WKO, e Mario Riberi professore associato UniTo. A seguire, il concerto del Duo Maclé, composto dalle pianiste Annamaria Garibaldi e Sabrina Dente, nella Sinfonia n. 11 in sol minore, Op. 103, intitolata “L’Anno 1905”, nella trascrizione per pianoforte a quattro mani.
Partner dell’evento sono Università di Torino – Dipartimento di Giurisprudenza, e Arteslus Forjus Forum.
Considerato tra i maggiori compositori del Novecento, Dmitrij Dmitrievič Šostakovič (San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975), fu vittima di denunce e ripetute censure da parte del governo sovietico, ma dopo la morte di Stalin venne riabilitato fino ad ottenere una nomina nel Soviet Supremo dell’URSS.
Nella prima parte dell’incontro, Paolo Trognoni, autore del libro “Shostakovich: la verità nella musica”, indaga il perenne conflitto tra libertà e l’ideologia del Potere e la difficile coesistenza della creatività e dell’indipendenza all’interno di un regime dispotico.
Segue il concerto del Duo Maclé nella Sinfonia n. 11 “L’Anno 1905”, composta da Shostakovich nel 1957. Il titolo si riferisce agli eventi legati alla Rivoluzione russa del 1905; basata su melodie popolari russe, è la rappresentazione in musica della strage dei lavoratori riuniti davanti al Palazzo d’Inverno, a San Pietroburgo, da parte della cavalleria dello zar Nicola II, tema affrontato anche dal regista sovietico Sergej Ėjzenštejn, nel capolavoro cinematografico La corazzata Potëmkin.
L’opera riabilitò Shostakovich rispetto alla dottrina Ždanov che definiva i canoni dell’arte e della cultura nell’Unione Sovietica, e gli valse il Premio Lenin.
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WunderKammer Orchestra
Ufficio Stampa Simona Marini

