Non è più possibile rinviare di affrontare l’emergenza abitativa a Pesaro.
Come si legge quotidianamente sulla stampa locale, l’emergenza abitativa a Pesaro morde la carne viva dei cittadini.
È inaccettabile che il Comune di Pesaro non riesca a dare una risposta alle molte famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’aumento esagerato degli affitti e della scarsità dell’offerta.
Vero che la responsabilità principale di tutto ciò va individuata in primo luogo nel Governo Meloni, che ha tagliato i fondi a disposizione dei comuni per la morosità incolpevole e nell’inerzia dell’ERAP, Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica, che da anni sembra fare la parte della “bella addormentata nel bosco”.
E’ anche vero però che le Amministrazioni locali possono e devono fare la loro parte.
Riteniamo infatti imprescindibile che il Comune adotti azioni decise e concrete per risolvere o almeno attenuare il problema.
Ad esempio, fermando da subito il piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare del Comune, utilizzando questo patrimonio per rispondere alle emergenze abitative di chi si trova in situazioni di vulnerabilità.
L’esempio del centro di quartiere ex Totem a Villa San Martino, alienato a un prezzo da molti giudicato al di sotto del prezzo di mercato e in cui si costruiranno appartamenti in vendita a 500 mila euro NON è sicuramente il modello da seguire.
Occorre andare nella direzione opposta, valorizzando il patrimonio immobiliare del Comune, stabilire per i lotti delle nuove costruzioni residenziali private, una quota di appartamenti da mettere sul mercato a canone agevolato, incentivare gli affitti a lungo termine e a canone agevolato, disincentivando gli affitti a breve termine.
Stiamo organizzando per il 22 novembre una tavola rotonda per mettere nero su bianco queste proposte che presenteremo poi in Consiglio Comunale.
Non possiamo più rinviare. E’ urgente fare tutto il possibile il prima possibile.
Sinistra Italiana Pesaro
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