Biancani ha fatto focus sui temi urgenti per la città e la provincia: «Infrastrutture, porto della città, emergenza rifiuti e idrica, Piano Urbanistico Generale e, in particolare, la ZES: tutti argomenti non più rimandabili, è ora di fare delle scelte»
Il sindaco Andrea Biancani era presente all’Assemblea generale di Confindustria Pesaro e Urbino, un evento che ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione dell’associazione e il passaggio di consegne tra Alessandra Baronciani e Massimo Cecchini, nuovo presidente eletto.
«Permettetemi di esprimere un sincero ringraziamento per il lavoro che Alessandra Baronciani ha svolto in questi anni con passione, equilibrio e grande competenza – ha sottolineato Biancani -. Con lei, Confindustria Pesaro e Urbino ha saputo affrontare sfide complesse, promuovendo il dialogo con le istituzioni e sostenendo la crescita del nostro sistema produttivo. E mi fa piacere ricordare anche che la presidente Baronciani è stata la prima donna alla guida di Confindustria Pesaro e Urbino, un segnale importante di rinnovamento e di valorizzazione dei talenti femminili nel mondo dell’impresa e nello scenario territoriale». Poi, il benvenuto a Massimo Cecchini, a cui il sindaco ha fatto un grande in bocca al lupo per questo nuovo incarico.
Biancani, in occasione dell’Assemblea Generale, ha sottolineato l’importante e difficile ruolo dell’imprenditore moderno: «Fare impresa oggi non è semplice. Le sfide sono sempre più complesse, ma resta un compito fondamentale per la crescita del territorio. Gli imprenditori non solo creano lavoro, ma generano sviluppo, innovazione e coesione sociale. A loro va il mio ringraziamento e un sincero complimento per l’impegno quotidiano con cui continuano a investire e a credere nel futuro della nostra comunità».
Poi, il sindaco ha lanciato l’appello di coesione alle imprese e istituzioni presenti: «Stateci accanto nelle sfide che ogni giorno affrontiamo con tante difficoltà – ha sottolineato il sindaco, citando alcuni dei temi più urgenti del momento –. Sul fronte delle infrastrutture, indispensabili anche per il mondo dell’impresa, stiamo continuando a spingere per il completamento dei collegamenti strategici che ancora mancano alla città e alla provincia: dalla Pesaro–Urbino fino alla Cagli–Gubbio, di cui purtroppo si parla sempre meno, e senza dimenticarci le opere compensative che, grazie all’azione del comune, verranno sbloccate per i 40milioni residui, ma all’appello ne mancano ancora 100 che sono fondamentali per il completamento di tutte le infrastrutture previste dall’accordo. Parliamo di arterie fondamentali, che possono davvero cambiare la prospettiva di sviluppo del nostro territorio, rendendolo più competitivo, attrattivo e capace di sostenere la crescita delle imprese».
Con la collaborazione dei soggetti, si possono raggiungere traguardi importanti e il delicato tema del porto di Pesaro ne è la piena dimostrazione: «In questi ultimi mesi abbiamo compiuto passi importanti, grazie alla sinergia che si è creata nell’ultimo anno tra Amministrazione comunale, diportisti e Autorità portuale. Tuttavia, è fondamentale che tutta la città e le imprese del territorio comprendano il grande potenziale del nostro porto, una risorsa strategica che dobbiamo valorizzare appieno». Parallelamente «stiamo realizzando — con il supporto dei professionisti del settore e attraverso una serie di appuntamenti partecipativi aperti alla città — il nuovo PUG, Piano Urbanistico Generale. Un progetto strategico che disegnerà la Pesaro del futuro, con una visione condivisa tra amministrazione, cittadini e imprese: una città più sostenibile, attrattiva e capace di coniugare qualità della vita e sviluppo economico».
E poi, anche temi regionali: «Stiamo ancora aspettando un piano regionale dei rifiuti, su cui serve una visione chiara. Al momento, però, sembriamo ancora brancolare nel buio: manca una strategia complessiva che sappia coniugare sostenibilità ambientale e tutela del tessuto produttivo. Il nuovo piano, infatti, prevederebbe che solo il 30% dei rifiuti speciali possa essere smaltito all’interno del territorio regionale, una scelta che rischia di penalizzare le imprese, costrette a trasferire i propri scarti fuori regione con costi maggiori e ricadute negative sulla competitività», ha sottolineato Biancani. «E poi l’emergenza idrica, ormai sotto gli occhi di tutti. Non possiamo più accontentarci di interventi tampone: la pulizia degli invasi, la riduzione delle perdite nella rete e una vera programmazione degli acquedotti sono priorità non più rinviabili. Se non si interviene subito – ha aggiunto – rischiamo di trovarci con l’acqua che manca nei rubinetti. Serve una strategia di lungo periodo, con una rete integrata, invasi efficienti e tempi certi».
Infine, la ZES – Zona Economica Speciale: «Molto se n’è parlato ma ora serve concretezza, serve che diventi un vero strumento di crescita per le nostre imprese, non un argomento di divisione politica e, se non varrà anche per tutto il territorio provinciale, avrà un impatto negativo sulla presenza delle imprese nel nostro territorio, che si troveranno costrette a delocalizzare le loro aziende o, addirittura, a chiudere. In tutti questi ambiti, il protagonismo di Confindustria è essenziale: la capacità di essere voce autorevole, proposta, interlocutore costruttivo. Su questi temi, però, il Comune di Pesaro non può agire da solo: è indispensabile una sinergia tra istituzioni, enti locali, regionali e territorio, per costruire insieme soluzioni concrete e durature. Parliamo di argomenti non più rimandabili e che richiedono scelte veloci e concrete».
Il sindaco ha concluso ricordando l’importanza dell’Auditorum Scavolini, una struttura di cui tutta la città può andare orgogliosa. «Un luogo moderno e versatile che ci permette di ospitare eventi culturali, musicali, sportivi e congressuali di rilievo nazionale e internazionale. L’auditorium non è solo uno spazio fisico, ma un simbolo della Pesaro che cresce, che investe nella cultura e nell’accoglienza, diventando sempre più attrattiva anche per il mondo dell’impresa e del turismo».
Comune di Pesaro


