Porto di Pesaro, Biancani dopo l’incontro con Autorità portuale, Capitaneria e operatori: «Un dragaggio parziale è possibile e secondo l’Autorità si potrebbe partire già durante la primavera del 2026»

Rimangono da definire le condizioni tra Arpam e Autorità portuale per il trasferimento dei sedimenti sabbiosi nell’avamporto. Novità anche sulla nuova darsena, Biancani: «l’Autorità la destinerà principalmente al diportismo»

Ci sono importanti novità per il porto di Pesaro, emerse durante il secondo incontro dedicato al tema del dragaggio e della cassa di colmata, convocato su richiesta del sindaco Andrea Biancani, alla presenza di Salvatore Minervino, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Nicola Gaudino, capitano della Capitaneria di Porto di Pesaro e i soggetti interessati.    

«Questa mattina, insieme agli operatori del settore, abbiamo definito le priorità su cui intervenire con il primo dragaggio parziale, che potrebbe essere avviato già nella primavera 2026, almeno secondo le date che ci ha fornito in mattinata l’Autorità portuale», ha dichiarato Biancani. «I lavori di dragaggio interesseranno, in questa prima fase: la nuova darsena, l’area in prossimità del Cantiere Rossini, l’area di alaggio e parte della darsena storica. L’intervento prevede un investimento complessivo di 1,8 milioni di euro; fondi già disponibili e pronti per essere utilizzati in questa prima fase operativa. Le scelte di intervento sono state definite prendendo in riferimento le necessità degli stessi operatori che erano state espresse anche durante il primo incontro di maggio e che – precisa – rispettano le zone nelle quali l’Autorità ha deciso di intervenire. Infatti, gli operatori, anche questa mattina, sono stati i primi ad insistere su un dragaggio che interessi anche la parte più storica del porto, quella che affaccia sulla città».


L’avvio ufficiale dei lavori, però, dovrà prima ottenere il via libera dall’Arpam, che – in qualità di ente tecnico preposto alla verifica ambientale – sarà chiamata a «valutare la compatibilità del progetto e, soprattutto, ad autorizzare lo spostamento dei sedimenti sabbiosi nell’area dell’avamporto. Questo, infatti, sarà un punto cruciale del lavoro che svolgerà l’Autorità portuale nei prossimi mesi. Purtroppo – precisa –, non disponendo ancora di una cassa di colmata nel porto di Pesaro – secondo l’Autorità portuale -, l’unico modo per intervenire in tempi rapidi sui tratti interessati è proprio quello di depositare i materiali sabbiosi nell’avamporto, secondo le prescrizioni ambientali previste».

Parallelamente, l’Autorità portuale ha annunciato il proseguo della progettazione riferita alla cassa di colmata, la cui realizzazione richiederà almeno altri 4 o 5 anni. Sono già disponibili 11 milioni di eurodestinati al progetto, che saranno utilizzati per realizzare una piccola cassa di colmata all’interno della nuova darsena (di circa 25mila mq), anziché la versione originariamente prevista, più grande, collocata all’esterno e che sarebbe costata almeno 40milioni di euro. «La nuova area individuata, dove verrà predisposta la piccola cassa di colmata, in futuro – sottolinea Biancani -, sarà fondamentale per avviare ulteriori dragaggi all’interno dell’area portuale».

Infine, novità anche per la nuova darsena. L’Autorità Portuale ha deciso di rendere disponibili tutte le banchine per il diportismo, ad eccezione di quelle già utilizzate dai pescatori. «Questa scelta ci permetterà di aumentare la superficie delle banchine e, di conseguenza, creerà più posti barca, fondamentali per un porto come quello di Pesaro caratterizzato da appassionati e proprietari di imbarcazioni di piccole e medie dimensioni», ha spiegato il sindaco. Inoltre, «ha previsto la possibilità di estendere la durata delle concessioni agli operatori (attualmente fissata a quattro anni) ma solo a patto che questi ultimi propongano investimenti di lungo periodo – come, ad esempio, la realizzazione di pontili galleggianti – i cui costi difficilmente potrebbero essere ammortizzati in tempi brevi. Si tratta di una novità significativa, poiché per la prima volta viene riconosciuta la possibilità di destinare buona parte della nuova darsena al diporto. Un passo in avanti importante, sicuramente possibile grazie alla disponibilità mostrata dall’Autorità portuale in questi ultimi mesi».

Comune di Pesaro

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