Il vicesindaco sulle aperture della struttura: «Impensabile avere già oggi il calendario di una “nuova” struttura messa sul mercato solo pochi mesi fa»
«La linea dell’Amministrazione comunale sull’Auditorium Scavolini è invariata: è uno spazio flessibile, capace di accogliere anche eventi sportivi, ma che non può “blindarsi” con i campionati che comporterebbero un’esclusività di utilizzo, fra l’altro difficilmente sostenibile per le società, che impedirebbe lo svolgersi di eventi, spettacoli e convention da programmare a medio e lungo termine». Così il vicesindaco assessore alla Cultura e Turismo Daniele Vimini sull’appello sottoscritto da alcuni cittadini per “restituire l’Auditorium Scavolini allo sport”.
«Comprendiamo lo spunto romantico da cui parte la raccolta firme, ma le esigenze a cui fa riferimento non può essere trovata nella struttura di via dei Partigiani, per diversi motivi che tengono conto anche dello stato delle società sportive e dei rinnovati standard a cui devono far fronte».
Vimini li precisa: «L’Auditorium è aperto a spettacoli, convention e allo sport inteso come manifestazioni, eventi puntuali. Non è invece nelle condizioni di ospitare dei campionati e i conseguenti allenamenti. In primo luogo perché la “continuità” di presenza che richiedono le società, inibirebbe la possibilità di organizzare eventi e una programmazione di spettacoli e iniziative che va fatta anche a medio e lungo termine. Un lavoro che Aspes, dopo un primo periodo necessario di rodaggio, sta cercando di realizzare con dei buoni risultati grazie alla possibilità di poter fare le migliori scelte organizzative e di accettare le proposte più efficienti, quelle in grado cioè di far lavorare al massimo questa struttura. Tra cui ricadono anche con gli eventi sportivi», come l’appuntamento con la “Striking League” di kickboxing che si terrà il 15 novembre.
Il vicesindaco continua, «L’Auditorium non è più il contenitore anni ‘80 e ‘90 come ce lo ricordiamo. La struttura è stata necessariamente rimodernata (pena l’abbattimento) seguendo gli attuali criteri e standard di sicurezza e agibilità che ne comportano una minor capienza, un uso differente e anche maggiori costi di gestione rispetto a quello che era lo “scatolone” dell’hangar che i pesaresi dalla mia generazione in su, ricordano con affetto e un pizzico di nostalgia». Oltre ai requisiti tecnici, c’è stato un rinnovamento anche nella geografia degli spazi della città, «Rispetto agli anni d’oro del “tempio”, Pesaro ha accolto prima la Vitrifrigo Arena (1996) e poi il Pala D di Campanara (acquistato dal Comune nel 2019 insieme al Pala F) con i suoi oltre 2000 posti pensati esclusivamente per le realtà sportive.
Vimini riporta poi le necessità delle società cittadine, «la gran parte fa già fatica a rientrare nei canoni, molto meno stringenti, previste di strutture ad hoc come il Pala D; rispondere a quelle dell’Auditorium sarebbe per loro insostenibile, anche dal punto di vista economico. L’Amministrazione comunale si fa carico di quasi tutti gli impianti sportivi del territorio: le tariffe che pagano le società per gli affitti coprono circa meno del 30% delle spese che le stesse devono sostenere. A Pesaro, oggi, solo la Vitrifrigo Arena è in grado di essere indipendente, e questo perché oltre al campionato di una società che milita in A2, ospita eventi di richiamo nazionale e internazionale».
Vimini precisa che «Il punto è comunque uno: l’obiettivo dell’Amministrazione comunale è di garantire la multifunzionalità di utilizzo dell’Auditorium Scavolini; spettacoli, convention ed eventi sportivi la garantiscono, i campionati continuativi no».
E sulle aperture della struttura: «A chi si ostina a dire che l’Amministrazione comunale non sta utilizzando l’Auditorium ricordiamo che, come per qualsiasi nuovo edificio, struttura e anche attività economica, prima di essere utilizzato (e quindi richiesto), ha bisogno di essere immesso nel mercato. Pesaro l’ha fatto solo da pochi mesi e già stiamo ricevendo numerose richieste e diversi contratti che si concretizzeranno con eventi che si svolgeranno nelle stagioni a venire e che andremo poi a promuovere» conclude il vicesindaco Vimini.
Comune di Pesaro

