Anziana raggirata da ex poliziotto e guardia giurata: «Mi diedero 50 euro come premio»

Una banconota da 50 euro come ricompensa per aver perso tutto. È quanto racconta un’anziana di Pesaro, vittima di un piano orchestrato da una coppia di conoscenti: lui, un ex poliziotto già finito nei guai, lei, una guardia giurata ancora in servizio presso un istituto di credito locale.

La donna, sola e fragile, pensava di compiere “una buona azione”. Convinta di poter mantenere l’usufrutto della propria abitazione, firmò la cessione della nuda proprietà a favore del figlio minore della coppia. Non sapeva, però, che con quel gesto stava rinunciando alla sua casa.

Pochi giorni dopo il rogito, i 50mila euro ricavati dalla vendita furono versati su un conto corrente intestato alla coppia, che aveva l’unica disponibilità del bancomat. Nel giro di breve tempo, prelievo dopo prelievo, i risparmi scomparvero. All’anziana rimase in mano solo una banconota da 50 euro, consegnatale dal marito come “ringraziamento”.

Col tempo la guardia giurata aveva conquistato la fiducia della signora, presentandosi come una figlia affettuosa: faceva la spesa per lei, la rassicurava, arrivò perfino a chiederle di non parlare con nessuno dell’accordo. La donna, che ammise di non sapere cosa significasse davvero nuda proprietà, credette di fare del bene.

La verità emerse solo tre anni dopo, quando la figlia dell’anziana – insospettita anche dai racconti della portinaia – scoprì che l’appartamento non apparteneva più alla madre e presentò denuncia in Questura.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal dirigente Paolo Badioli e dal pm Maria Letizia Fucci, hanno portato alla luce la truffa. La Corte d’Appello civile di Ancona ha poi confermato l’annullamento della compravendita e dell’ipoteca sulla casa.

«Pensavo di fare una cosa buona», ha raccontato la vittima agli inquirenti, rivelando tutta la sua fragilità: solitudine, vuoti di memoria, il bisogno di credere in un’amicizia che in realtà le stava portando via tutto.

Rosalba Angiuli

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