Racconti di Cammello Caramello al mare

📙 Introduzione – Racconti di Cammello Caramello al mare

Cammello Caramello non è solo un pupazzo parlante e dispettoso. È un compagno di avventure, un fratellino immaginario, un testimone gentile del mondo visto con gli occhi dell’infanzia.

In queste dieci storie ambientate tra sabbia, onde e gelati, Cammello scopre la bellezza delle piccole cose, l’amicizia, la magia dei sogni e il valore dell’ascolto.

Sono racconti scritti con la leggerezza dell’estate e il calore della tenerezza.
Per bambini, per adulti, per chi ha ancora voglia di sognare.

Rosalba Angiuli

🐪 Racconto 1: Cammello Caramello e il salvagente parlante

Una mattina d’agosto, Cammello Caramello si svegliò sotto l’ombrellone di pezza con il musetto tutto incrostato di sabbia e briciole di biscotti. Danilo russava beato su una sdraio, mentre Rosalba scriveva poesie nel suo quaderno di conchiglie.

All’improvviso, un salvagente arancione rotolò fino a lui.
— “Ehi! Non stare lì imbambolato! Mi chiami Gino!”
Caramello strabuzzò gli occhi.
— “Un salvagente parlante?! Ma qui siamo impazziti tutti?”
— “Macché, sono magico! E oggi voglio portarti in un’avventura!”

In men che non si dica, Cammello saltò dentro Gino e si trovò a fluttuare tra le onde. Il mare era calmo, pieno di pesciolini curiosi e gabbiani chiacchieroni. Incontrarono un delfino con gli occhiali da sole, una sirena che cantava canzoni di Mina, e persino un granchio ballerino.

Quando tornarono a riva, Danilo si era svegliato.
— “Dove sei stato, fratellino?”
— “Ho girato mezzo Adriatico con un salvagente parlante!”
Danilo rise. Rosalba alzò lo sguardo e disse:
— “Allora scriverò una poesia su questo!”



🐪 Racconto 2: Cammello Caramello e il gelato invisibile

Quel giorno faceva così caldo che Cammello Caramello si sentiva quasi sciogliere sotto il sole. Decise allora di andare dal gelataio della spiaggia, un vecchietto con i baffi di panna montata.

— “Buongiorno, signor Cammello! Oggi ho un gusto speciale: gelato invisibile al profumo di sogno.”

— “Eh?” disse Caramello spalancando gli occhi. “Ma se non lo vedo, come faccio a sapere dov’è?”

— “Lo trovi col cuore,” rispose il gelataio, porgendogli una coppetta… vuota!

Caramello leccò un po’ scettico… ed esplose in una risata! Il sapore cambiava a ogni morso: prima cioccolato, poi nuvola, poi il sapore della prima volta che aveva visto il mare.

Danilo assaggiò anche lui:
— “A me sa di vacanza!”
Rosalba invece disse:
— “A me sa di infanzia.”
E da quel giorno, il gelato invisibile diventò il loro gusto preferito.


🐪 Racconto 3: Cammello Caramello e il concerto delle onde

Una sera, quando la luna si specchiava nel mare, Cammello Caramello sentì una musica lieve arrivare dalla riva. Si avvicinò in punta di zampa, e vide qualcosa di incredibile.

Le onde stavano suonando come un’orchestra! Ogni onda un suono, ogni spruzzo una nota. E il direttore era… un polpo con la bacchetta!

— “Signor Polpo, posso unirmi?” chiese Caramello.
— “Certo! Tu farai… le nacchere!”
— “Ma io non ho le nacchere!”
— “Hai le zampette, no? Batti i colpi e senti il ritmo del mare.”

E così fu. Caramello batté le zampette, le stelle ascoltavano, e Rosalba scrisse una poesia a occhi chiusi.


🐪 Racconto 4: Cammello Caramello e la gara di castelli

C’era una grande gara sulla spiaggia: il più bel castello di sabbia.
Cammello Caramello si mise all’opera con Danilo: torri, fossati, ponti levatoi, e persino un piccolo trono per il Re Gabbiano.

Gli altri concorrenti facevano castelli altissimi… ma uno alla volta crollavano!

Il castello di Caramello invece era basso, ma solido. Tutti lo ammiravano per i suoi dettagli: le conchiglie erano finestre, le alghe tende, e una stella marina era la bandiera.

Quando venne il giudice, una tartaruga con cappello da sole, disse:
— “Questo castello racconta una storia. Vince lui!”

E tutti applaudirono. Rosalba disegnò il castello nel suo taccuino e scrisse: “L’arte non è grandezza. È cuore.”

🐪 Racconto 5: Cammello Caramello e l’ombrellone volante

Quella mattina tirava un vento birichino, e Cammello Caramello cercava di tenere fermo l’ombrellone.
Ma niente da fare! A un certo punto… fwoooosh! L’ombrellone si staccò e volò in aria come un aquilone!

— “Aspettami!!!” gridò Caramello, aggrappandosi al manico.

In men che non si dica, si ritrovò a volare sopra la spiaggia: vide Danilo piccolo come una formica e Rosalba che cercava di scattare una foto senza farsi portare via il cappello.

Mentre sorvolava il mare, un gabbiano gli urlò:
— “Benvenuto nel Club Volanti Estivi!”
— “Io non volevo volare!”
— “Ah, ma il cielo lo si trova anche per sbaglio!”

Atterrò dolcemente vicino alla riva, proprio davanti a una bambina che rise felice.
Da quel giorno, Cammello Caramello non ebbe più paura del vento.


🐪 Racconto 6: Cammello Caramello e la stella marina

Camminando sulla battigia, Caramello trovò una stella marina arenata. Era piccola, rossa e un po’ triste.

— “Che ci fai qui tutta sola?”
— “Mi ha portato la corrente, ma voglio tornare con le mie sorelle nel fondale.”
— “Nessun problema! Cammello Caramello ti riporta a casa!”

La mise con cura nel secchiello di Danilo e, insieme, si avventurarono dove l’acqua era più blu.

— “Attento, Cammello!” disse Danilo.
— “Tranquillo, mi guida il cuore.”

E appena toccò il fondo sabbioso, la stellina brillò un po’ e sparì.

— “Hai visto?” disse Rosalba. “Anche i gesti piccoli cambiano il mondo.”


🐪 Racconto 7: Cammello Caramello e il segreto della notte

Era una notte calma, il mare sembrava dormire. Cammello Caramello non riusciva a prendere sonno. Così uscì dalla tenda, si sedette sulla sabbia, e guardò il cielo stellato.

Ad un tratto, una conchiglia cominciò a brillare. La toccò piano, e una voce sussurrò:

— “Chi ascolta il silenzio, scopre la verità.”

Caramello sorrise. Capì che il mare, la notte, il cielo… non volevano rumore, ma presenza.

Quella notte non accadde nulla di speciale.
Eppure, fu una delle più belle della sua vita.

🐪 Racconto 8: Cammello Caramello e il delfino smarrito

Cammello Caramello stava facendo il bagno con Danilo quando vide qualcosa muoversi tra le onde: era un cucciolo di delfino, solo e impaurito.

— “Mi sono perso… non trovo più la mia mamma…”
— “Tranquillo,” disse Caramello, “noi ti aiutiamo!”

Rosalba, dalla riva, disegnò un grande cuore sulla sabbia come segnale, mentre Danilo faceva suonare una conchiglia come una trombetta.

Dopo un po’, in lontananza si vide una pinna… poi un’altra… e poi un intero branco!
Il piccolo delfino saltò di gioia e si riunì alla famiglia.

— “Grazie!” gridò, facendo una capriola.
Caramello Caramello non rispose. Ma i suoi occhietti lucidi dicevano tutto.


🐪 Racconto 9: Cammello Caramello e il diario segreto

Un giorno di pioggia improvvisa, Caramello trovò una scatola semisepolta nella sabbia. Dentro c’era un vecchio diario: era di una bambina che, anni prima, aveva passato le vacanze lì.

Ogni pagina parlava di conchiglie, nuotate, amici immaginari e… un certo “cammellino dei sogni”.

— “Ehi, ma parla di me!”
Danilo sorrise:
— “Forse il tuo nome esisteva già nei sogni degli altri.”

Cammello Caramello prese il diario, lo mise sotto la zampa, e disse:
— “Da oggi scriverò anche io. Per non dimenticare nulla.”


🐪 Racconto 10: Cammello Caramello e il ritorno a casa

Le vacanze stavano finendo. Rosalba chiudeva la borsa, Danilo raccoglieva i giocattoli, e Cammello guardava il mare per l’ultima volta.

— “Ci torneremo?” chiese.
— “Certo,” disse Danilo.
— “Ma e se il mare cambia?”
— “Cambieremo anche noi. Ma il cuore del mare resta lo stesso.”

Cammello si voltò verso l’acqua e sussurrò:
— “Arrivederci, amico.”

Il mare rispose con un’onda leggera che bagnò solo le sue zampette. Un saluto, come solo il mare sa dare.

Rosalba Angiuli


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