«Elly Schlein è stata la prima persona che ho chiamato dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia. Avevamo appuntamenti nelle Marche, e da subito ho sentito forte tutto il suo sostegno». Parole di Matteo Ricci, che al palco della Festa Democratica di Urbania ha ribadito la piena fiducia del Partito Democratico nei suoi confronti, rispondendo con fermezza alle polemiche nate attorno al caso “Affidopoli”.
«Ringrazio Elly e tutti voi per la vicinanza in questi giorni così complicati», ha detto Ricci. «Chi pensava di spaventarci non ha capito di che pasta è fatto il popolo democratico. Siamo cresciuti nelle Feste dell’Unità, e la gente sa che siamo persone per bene. Chi tenta di trarre vantaggio strumentale da questa vicenda si illude: sarà un boomerang che si ritorcerà contro di loro». Rivolgendosi a chi cavalca lo “squadrismo mediatico” e le fake news della destra, Ricci ha aggiunto: «Noi rispondiamo con il sorriso e con il lavoro per i problemi delle Marche».
Il governatore uscente ha raccolto applausi scroscianti e ha anticipato alcuni punti della sua agenda: «Il primo giorno da presidente chiuderò il carrozzone di Atim, che negli ultimi anni ha visto 12 milioni di euro di favoritismi senza risultati. Nel primo Consiglio porterò il riconoscimento dello Stato di Palestina. La nostra coalizione è l’unica alternativa forte e competente, pronta a riscattare cinque anni di oblio. I populisti si combattono con il coinvolgimento popolare, e io mi batterò per ricucire le Marche».
Al fianco di Ricci, la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, ha ribadito il suo pieno appoggio: «Non c’è stato un secondo in cui non siamo stati al fianco di Matteo. Il Pd nazionale non ha mai dubitato. Siamo qui per vederlo vincere. Oggi molti elettori hanno perso fiducia nella politica perché pensano che non faccia più la differenza. Con Ricci riportiamo l’ascolto che è mancato in questi cinque anni di disastri targati Acquaroli».
Schlein ha poi sottolineato le priorità del Pd: «Serve puntare sul sostegno alle famiglie, sui diritti sociali e civili e sui servizi per contrastare lo spopolamento. Ridare dignità alle aree interne non è possibile con una Regione fragile e asservita al governo Meloni».
Durante la Festa Democratica, Schlein è stata anche protagonista di un momento simbolico: mentre passava davanti alle cucine, è stata presa sottobraccio da Gelsomino Torcolacci, da cinquant’anni motore instancabile della manifestazione a Urbania. «La cucina della festa funziona bene solo se lavoriamo tutti insieme, così come la politica», ha commentato Torcolacci, con un sorriso. Segretaria avvisata.
Nino Valangamani
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