Cammelo Caramello e il Mistero dell’Onda Scomparsa
Cammelo Caramello, l’animaletto di peluche con la lingua lunga e gli occhiali da sole da star, se ne stava sdraiato sul suo asciugamano a righe blu e gialle. Era un pomeriggio d’estate perfetto: sabbia calda, cielo azzurro, e onde che facevano splash! proprio come piaceva a lui.
Ma a un certo punto…
le onde sparirono.
– “Ehm… Scusate?” – disse Cammelo al mare – “Onde? Siete andate a prendere un gelato senza di me?”
Niente. Il mare era piatto come la pizza cruda della zia Mimmina.
Allora Cammelo saltò in piedi, infilò le sue infradito trasparenti con i brillantini (regalo di Danilo), e decise di indagare.
Scese fino alla riva, poi si mise a camminare lungo la spiaggia come un detective.
– “Troppo silenzioso qui… Neanche uno splash, uno sbuffo, una risata d’onda…” – borbottò.
E proprio in quel momento vide… un’ombra!
Dietro una duna, nascosto tra due scogli, c’era un vecchissimo ombrellone blu tutto rattoppato, e sotto… una creatura con una gran barba di alghe.
– “Ehi tu! Hai visto dove sono finite le onde?”
– “Ssst!” – rispose la creatura – “Non parlare forte, potrebbero sentirci!”
– “Chi? Le onde?”
– “No, i Raccogli-Onde!”
Cammelo aggrottò le sopracciglia (che non aveva) e fece un salto indietro.
– “I cosa?!”
Il vecchio spiegò: ogni cento anni, una banda di Raccogli-Onde, esseri misteriosi con reti d’oro, veniva dal profondo dell’oceano per “raccogliere” le onde più belle e portarle via, come souvenir per la regina del mare.
– “E non possiamo fermarli?” – chiese Cammelo.
– “Solo se si lancia una conchiglia di risveglio nell’acqua prima del tramonto.”
Allora Cammelo si mise a correre come un matto su e giù per la spiaggia.
Cercò sotto i sassi, nei secchielli dei bimbi, perfino nella borsa della signora con la cuffia leopardata… e alla fine, la trovò: una conchiglia rosa, che sembrava vibrare tra le sue zampe peluche.
Corse verso la riva, la alzò in aria e urlò:
– “Per tutte le sabbie del Sahara… svegliatevi, onde!!”
Lanciò la conchiglia nel mare…
Un secondo. Due. Tre.
Poi – VROOOSH!
Una gigantesca onda si alzò come una parete d’acqua… seguita da un’altra… e un’altra ancora! Erano tornate!
– “Fiuuu, salvate!” – esclamò Cammelo, scompigliandosi la pelliccia per il vento.
Le onde ringraziarono Cammelo con un tuffo tutto per lui, che lo bagnò fino alle orecchie.
E lui, ridendo, si sedette con il vecchio ombrellone blu a guardare il tramonto, con un biscotto al cocco tra i denti e una conchiglia nuova in tasca.
Ma chissà… torneranno mai i Raccogli-Onde?
Rosalba Angiuli

