GNL a Pesaro: un Consiglio Comunale che interroga più di quanto risponda

Il Consiglio Comunale di Pesaro, riunitosi oggi, 24 giugno 2025, ha affrontato per la prima volta in aula consiliare il controverso tema del progetto per un impianto di liquefazione del gas naturale (GNL) nell’area della Tombaccia, presentato dalla società Fox Petroli. La seduta, attesa da mesi da cittadinanza e attivisti, ha tuttavia sollevato perplessità sul piano istituzionale e contenutistico, generando interrogativi più che offrire risposte chiare o rassicuranti.

In Consiglio comunale, le modalità per assumere una posizione sono essenzialmente tre: la mozione, che impegna l’organo a un’azione concreta; la risoluzione, che chiude una discussione con una raccomandazione o parere; l’ordine del giorno, che detta l’agenda della seduta e può esprimere un indirizzo non vincolante. Nel caso in esame, si è optato – sembrerebbe – per la terza via, apparentemente più generica ma votabile solo se contiene, almeno implicitamente, un indirizzo. Questo ha suscitato perplessità tra osservatori e cittadini, poiché si è discusso su un testo che, pur essendo votabile, non si traduce in una presa di posizione istituzionale concreta.

Sorprende la distanza tra la realtà del progetto e la narrazione emersa in aula. Si è parlato infatti del “nuovo progetto” che la Fox dovrebbe presentare l’8 agosto prossimo, ma senza richiamare alcun elemento di contesto: il fatto che si tratti di un’elaborazione realizzata in meno di tre mesi dagli stessi progettisti di un piano precedente bocciato dopo 440 giorni di istruttoria non è stato menzionato. Mancano riferimenti a interventi centrali per la vicenda: il coinvolgimento diretto dell’ISPRA, attivata dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un esposto del Comitato PESARO: NO GNL; le indagini in corso da parte della Procura della Repubblica sullo stato di inquinamento del sito; le verifiche aperte dalla Commissione Europea sulla compatibilità del progetto con la normativa comunitaria.

Nonostante l’importanza strategica e simbolica dell’incontro, il Consiglio si è affidato a dichiarazioni di principio sulla pericolosità e sull’insalubrità del progetto, esprimendo “vicinanza” ai comitati e ai cittadini. Ma è mancata un’analisi tecnica approfondita e aggiornata. Il Comitato Tecnico Regionale – che comprende Vigili del Fuoco, ARPAM e altri enti tecnici – ha già espresso un parere negativo vincolante, ma questo punto fondamentale non è stato evidenziato con la necessaria chiarezza. Anche l’assenza di esperti indipendenti, come i membri del Comitato Etico e Scientifico di Europa Verde, ha pesato sull’equilibrio informativo della seduta.

Il Comitato PESARO: NO GNL, in vista della seduta, aveva proposto al Consiglio la trasmissione di documenti tecnici, giuridici e ambientali di alto profilo, frutto di studi specialistici, che non sono stati considerati. Le domande più urgenti – come quella sull’incompatibilità dell’impianto con la classificazione R4 dell’area, o sull’impatto climalterante stimato in emissioni pari a 50/60 tonnellate giornaliere di CO₂ equivalente, pari a 8.000 veicoli aggiuntivi in città – non hanno trovato risposta. E non si è discusso della variazione al Regolamento di Igiene Comunale approvata nel 2023, che ha reso possibile l’installazione di industrie insalubri di prima classe in aree urbane, a una distanza ridotta dalle abitazioni, seppure sotto “speciali cautele”.

La discussione odierna rappresenta un passo avanti in termini di visibilità del problema, ma evidenzia una grave carenza di preparazione istituzionale. Un impianto GNL nel cuore di una città è un progetto che incide su salute pubblica, ambiente, economia e pianificazione territoriale. Occorre un confronto trasparente, informato, che coinvolga i cittadini e tenga conto delle analisi tecniche e delle normative di settore. Il Consiglio comunale non può limitarsi ad ascoltare, né a proclamare principi generici: deve esercitare la propria funzione di rappresentanza e tutela, assumendosi la responsabilità di orientare le scelte amministrative in base a conoscenze scientifiche e giuridiche puntuali. Il tempo delle dichiarazioni è terminato. È il momento delle decisioni.

Comunicato stampa a cura del Comitato PESARO: NO GNL

Contatti:

Roberto Malini 
Scrittore, ricercatore e difensore dei diritti umani 
Premio Rotondi 2018 quale “Salvatore dell’arte della Shoah” 
Consulente etico editoriale e curatore di collezioni d’arte, fra cui quelle del Museo Nazionale della Shoah di Roma e della Cittadella di Barletta 


EveryOne Group
Holocaust Art Tribute – Roberto Malini Collection 
Movimento civile per la salvaguardia dell’ambiente e dei beni culturali e paesaggistici 
ILMC – Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria
  

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