È un’immagine potente quella che ha aperto la mattinata conclusiva della prima edizione della Scuola Langer – Coscienti Giovani: sei gruppi di ragazze e ragazzi, provenienti da tutta Italia – e persino da Parigi – riuniti nella Sala Raffaello di Urbino, intenti a presentare progetti politici concreti, frutto di un’intensa esperienza di confronto, ascolto e immaginazione collettiva. Una scena che non solo ha certificato il successo dell’iniziativa, ma ne ha messo in luce la forza propulsiva: quella di una nuova generazione pronta a prendersi cura della cosa pubblica con metodo, passione e responsabilità.
L’hackathon politico, progetto fondamentale parte della scuola, ha visto i partecipanti – 43 giovani under 35 e 7 uditori universitari – divisi in sei gruppi tematici. I progetti hanno spaziato dal rilancio della rappresentanza politica ecologista alla lotta contro la violenza di genere, dalla mobilità sostenibile tra Roma e Parigi alla creazione di una rete per i green jobs, fino alla proposta di un’Europa Verde smoke-free e alla richiesta unanime di rendere permanente la stessa Scuola Langer, nella forma di un laboratorio politico pratico e continuativo.
I progetti si sono distinti per visione strategica, attenzione all’impatto sociale e capacità di proposta: il “Gruppo 1” ha immaginato un’applicazione partecipativa per rafforzare il legame tra cittadinanza e istituzioni; il “Gruppo 2” ha elaborato un piano di lungo periodo per incentivare la mobilità ferroviaria sostenibile tra Roma e Parigi. Il “Gruppo 3” ha affrontato con coraggio il tema della violenza normalizzata, proponendo percorsi educativi obbligatori e un’alleanza tra istituzioni, scuole e territori. Il “Gruppo 4” ha tracciato una filiera virtuosa tra formazione e lavoro nei mestieri della transizione ecologica, mentre il “Gruppo 5” ha lanciato la visione di un partito smoke-free, dove la cura reciproca diventa azione politica. Infine, il “Gruppo 6” ha chiesto con forza la continuità della Scuola stessa: un’esperienza ritenuta talmente preziosa da meritare di diventare permanente, più pratica, laboratoriale, incisiva.
Alle ore 11.00, ancora in Sala Raffaello, si è svolta poi la cerimonia di consegna dei diplomi di partecipazione. Ha moderato Gianluca Carrabs della direzione nazionale di Europa Verde, affiancato da Sabrina Santelli, Coportavoce Europa Verdi Marche e Francesco Alemanni, direzione nazionale Europa verde, mentre tra gli interventi istituzionali si sono distinti quelli di Fiorella Zabatta, co-portavoce nazionale del partito, che ha sottolineato come questi giovani rappresentino «la dimostrazione concreta che un altro futuro è possibile: fatto di ascolto, di domande scomode, di spazi reali e non virtuali». Ha poi aggiunto: «Langer ci ha insegnato una politica che non urla ma dialoga. È questa la politica che dobbiamo tornare a costruire».
Commovente e denso di memoria l’intervento di Christian Cassar, attivista di Greenpeace e amico personale di Alexander Langer, che ha ricordato episodi inediti della loro militanza comune. Presenti anche Sabrina Santelli, co-portavoce di Europa Verde Marche, e Francesco Alemanni, della direzione nazionale del partito, a testimoniare il radicamento territoriale e la visione nazionale dell’iniziativa.
Ma il successo della Scuola Langer non si misura solo nella partecipazione e nella qualità dei contenuti. Si è trattato di un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, con un programma articolato in workshop, tavole rotonde e seminari, che ha coinvolto figure di altissimo profilo: da Marco Boato, storico leader ambientalista, a Tessa Gelisio, giornalista e divulgatrice scientifica, fino a numerosi parlamentari, europarlamentari ed esperti, tra cui Luca Mercalli, Benedetta Scuderi, Lorenzo Fioramonti, Luana Zanella, Fabio Giglietto, Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli.
L’orizzonte è europeo, e il cammino continua. A gennaio, i giovani partecipanti si ritroveranno a Bruxelles per una visita istituzionale al Parlamento Europeo. Sette di loro saranno inoltre selezionati per uno stage formativo presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. I loro curricula saranno inviati ai gruppi parlamentari dei Verdi, in Italia e in Europa, affinché il legame con le istituzioni si traduca in esperienze professionali, competenze e occasioni concrete di cittadinanza attiva.
«Urbino dev’essere sempre più una città-laboratorio, uno spazio dove le nuove generazioni possano esercitare la democrazia, confrontarsi, apprendere, progettare» ha concluso Carrabs «La Scuola Langer è appena nata, ma ha già dimostrato di poter diventare un punto di riferimento nazionale ed europeo per la formazione politica dei giovani».
Gianluca Carrabs

