Lettera aperta

Lettera aperta
al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
all’Eurodeputato e già Sindaco di Pesaro Matteo Ricci
al Sindaco di Pesaro Andrea Biancani
alla Giunta e al Consiglio Comunale di Pesaro
al Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Giuseppe Paolini

Premesso che,
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha rilasciato un
parere favorevole per la costruzione di un impianto di liquefazione del
metano da parte della Fox Petroli nel quartiere Tombaccia di Pesaro,
un’area che risulta essere classificata a rischio alluvionale massimo e ad
alta sismicità;
Nonostante il parere favorevole, l’autorizzazione è stata concessa senza
l’esecuzione di studi indipendenti sulla compatibilità del sito con le norme
di sicurezza e sanitarie, sollevando serie preoccupazioni tra i cittadini e le
forze politiche locali;
Considerato che,
diverse organizzazioni e associazioni hanno messo in evidenza i rischi
legati alla salute pubblica, alla sicurezza e all’ambiente, soprattutto per il
pericolo di emissioni tossiche, il rischio di incidenti e il pericoloso
trasporto del gas;
Sinistra Italiana Pesaro ha lanciato una petizione
https://mettilafirma.it/noimpiantongl/
per chiedere NON autorizzare la realizzazione del progetto impattante e
pericoloso che in pochi giorni ha superato le 1700 firme
https://mettilafirma.it/contatore-no-allimpianto-gnl-della-fox-petroli/ ;
sono state presentate due interrogazioni parlamentari sulla questione,
una alla Camera dall’On. Luana Zanella e una al Senato dal Sen. Giuseppe
De Cristofaro;
Si chiede di sapere,
Se i destinatari di questa lettera aperta in indirizzo ritengano che la
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) rilasciata per l’impianto di
liquefazione del metano nel quartiere Tombaccia sia stata
adeguatamente valutata, considerando l’assenza di studi indipendenti
sulla compatibilità del sito con le norme di sicurezza e salute pubblica, e
se siano stati presi in considerazione i rischi specifici legati alla vicinanza
con zone a rischio alluvionale e ad alta sismicità;
se siano stati valutati i rischi sanitari legati alle emissioni tossiche
provenienti dal processo di liquefazione del metano, che rilascia
particolato fine (PM2.5 e PM10), biossidi di azoto (NOx) e altre sostanze
cancerogene, con impatti accertati sulla salute pubblica, in particolare su
bambini, anziani e persone con patologie respiratorie e cardiovascolari;
se secondo la normativa Seveso III (D.Lgs. 105/2015), l’impianto sia stato
correttamente ubicato, considerando che impianti del genere devono
essere collocati lontano dai centri abitati per prevenire catastrofi legate a
esplosioni o dispersione di gas, e se il rischio di incidenti, data la vicinanza
dell’impianto a case e scuole (a soli 130 metri), sia stato adeguatamente
preso in considerazione;
se siano stati considerati i rischi derivanti dal trasporto del gas, in
particolare per quanto riguarda la costruzione di una condotta per il
metano e il traffico massiccio di autocisterne, che comporterebbero
ulteriori emissioni di CO₂ e particolato, oltre a un aumento del rischio di
incidenti stradali e fughe di gas;
se siano stati presi in considerazione i rischi sanitari derivanti dalle
emissioni inquinanti e dalle possibili perdite di gas, in particolare per la
popolazione residente nelle vicinanze, e se sia previsto un monitoraggio
continuo delle emissioni e degli eventuali impatti sulla salute pubblica
durante la costruzione e l’operatività dell’impianto;
se non si voglia valutare l’opportunità di un impegno concreto per
fermare la costruzione dell’impianto, considerando i rischi elevati per la
salute dei cittadini e l’ambiente, e chiedere al Ministero dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica (MASE) di avviare un nuovo processo di
valutazione che tenga conto delle alternative più sicure e sostenibili, in
linea con le normative nazionali ed europee in materia di sicurezza
ambientale e sanitaria.
Una chiara presa di posizione da parte delle istituzioni locali contro il
progetto, anche se non vincolante, oltre che doverosa, avrebbe un alto
valore simbolico.
Sosteniamo inoltre la richiesta avanzata in diverse forme dai comitati di
cittadini, anche quelle previste dal regolamento comunale, per una
seduta monotematica del Consiglio Comunale.
Un progetto che non porta nessun beneficio pubblico e un altissimo
rischio in caso di incidente non può non essere discusso in Consiglio
Comunale. Le istituzioni non possono ignorare la richiesta da parte di
molti cittadini di un dibattito pubblico.
Sicuri di una vostra risposta positiva, Salutiamo cordialmente

Marcello Marchetti
Segretario del Circolo di Sinistra Italiana – Alleanza Verdi Sinistra Pesaro

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