PESARO – Il 2 giugno è una data simbolica, incisa nella memoria collettiva degli italiani. È la giornata in cui, nel 1946, il popolo fu chiamato alle urne per decidere la forma istituzionale del Paese, scegliendo tra monarchia e repubblica. Vinse la Repubblica con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 per la monarchia. Fu l’inizio di una nuova era per l’Italia.
Nel cuore di questa commemorazione, non c’è solo il ricordo storico, ma anche l’affermazione dei valori fondanti della Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza. È la festa dell’Italia che ha saputo rinascere dalle macerie della guerra per costruire una democrazia viva e partecipata.
Anche a Pesaro, come in tante città italiane, si celebra la ricorrenza con iniziative istituzionali, momenti di riflessione, alzabandiera, deposizione di corone ai monumenti dei caduti e appuntamenti culturali. In Piazza del Popolo il tricolore sventola orgoglioso, accompagnato dalle note dell’inno nazionale.
Quest’anno, accanto ai discorsi delle autorità, c’è un’attenzione particolare per le scuole e i giovani, protagonisti di letture pubbliche, mostre e riflessioni sul senso della Repubblica oggi. “Il 2 giugno non è solo una giornata di festa,” ha detto il sindaco, “ma un’occasione per trasmettere ai ragazzi la memoria e il significato di una scelta che ha cambiato la storia.”
Nel contesto nazionale, come ogni anno, grande attenzione è rivolta al Passaggio delle Frecce Tricolori sui cieli di Roma, alla parata militare ai Fori Imperiali e alla cerimonia all’Altare della Patria, con il presidente della Repubblica che depone una corona al Milite Ignoto.
Nel 2025, a distanza di 79 anni da quel referendum, la Festa della Repubblica continua a essere un punto fermo, un giorno per ricordare e rinnovare l’impegno di ciascuno verso la cosa pubblica: quella Res Publica che è patrimonio di tutti.
Rosalba Angiuli
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