Ozempic, il farmaco miracoloso che fa dimagrire… ma nasce per il diabete

PESARO – Si chiama Ozempic, ma potrebbe benissimo chiamarsi “l’ago che fa sparire la fame”. In principio fu pensato per i diabetici, ma oggi è diventato il farmaco dei desideri anche per chi con il diabete non ha nulla a che fare: basta scorrere i social per trovare testimonial non ufficiali che ne decantano le virtù dimagranti. Ma cosa c’è davvero dentro questa penna magica?

La molecola si chiama semaglutide. È un agonista del GLP-1, un ormone intestinale che regola glicemia e sazietà. In pratica, spinge il pancreas a produrre insulina solo quando serve, rallenta lo svuotamento dello stomaco e toglie la voglia di mangiare. Risultato? Glicemia sotto controllo e chili in meno. Parecchi chili, in certi casi.

Non a caso, anche chi non è diabetico fa carte false per procurarselo. Ma qui arriva il nodo: Ozempic è un farmaco, non una bacchetta magica. Gli effetti collaterali – nausea, vomito, dolori addominali – sono tutt’altro che rari. E per chi ha realmente bisogno del farmaco per curare il diabete di tipo 2, le scorte sono sempre più scarse.

“C’è un rischio etico e sanitario – avverte un medico di base pesarese –: chi usa Ozempic solo per la prova costume, sottrae il farmaco a chi ne ha davvero bisogno per evitare complicanze gravi del diabete.”

La cura costa – in farmacia può arrivare fino a 180 euro a confezione se non passa dal Servizio Sanitario – ma la spesa più alta potrebbe essere quella legata a un uso disinvolto, da parte di chi lo considera un semplice integratore.

Nel dubbio: prima di inseguire sogni di magrezza in penna, meglio parlarne con un medico. O, almeno, leggere bene il bugiardino.

Rosalba Angiuli


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