C’era una volta, in un ruscello limpido e cristallino, una ranocchietta di nome Terry. Terry era una piccola ranocchia dal cuore grande e dagli occhi brillanti, sempre pronta ad aiutare gli altri. Ogni anno, quando arrivava la Pasqua, Terry amava saltare di foglia in foglia e guardare la festa che la primavera portava con sé: fiori che sbocciavano, uccellini che cinguettavano, e il dolce profumo dell’erba appena tagliata che riempiva l’aria.
Un giorno, mentre saltellava nel bosco, Terry si imbatté in una cosa davvero strana: un uovo gigante, di un bianco brillante, che sembrava emettere una luce dorata. Era appoggiato su un letto di muschio morbido, come se fosse stato messo lì da qualcuno. “Ma cosa sarà mai?” si chiese Terry, avvicinandosi cautamente.
Quando toccò l’uovo con la zampina, una voce dolce e melodiosa risuonò nell’aria: “Ciao, piccola ranocchietta. Sono l’Uovo Magico della Pasqua. Se riuscirai a completare una missione speciale, ti concederò un desiderio che renderà la tua Pasqua indimenticabile.”
Terry, che aveva sempre amato le sfide, accettò subito l’offerta. “Cosa devo fare?” chiese con entusiasmo.
La voce rispose: “Devi portare l’uovo fino alla collina più alta del bosco, dove il sole bacia la terra con i suoi primi raggi. Solo lì, al sorgere del giorno di Pasqua, l’uovo potrà aprirsi e svelare il suo segreto. Ma attenzione, lungo il cammino incontrerai ostacoli che metteranno alla prova la tua determinazione e il tuo cuore gentile.”
Senza pensarci troppo, Terry partì alla ricerca della collina. Il cammino non fu facile: dovette attraversare il fiume, saltare tra le rocce scivolose e affrontare venti gelidi che cercavano di farla deviare dalla strada. Ma Terry non si arrendeva mai, perché sapeva che, per una buona causa, tutto era possibile.
Finalmente, quando il cielo cominciò a tingersi di rosa e l’alba si preparava a svegliare il mondo, Terry raggiunse la cima della collina. Si fermò un attimo, guardando l’orizzonte che lentamente si colorava di luce.
Con un sorriso, appoggiò l’uovo sull’erba fresca. Proprio in quel momento, l’uovo iniziò a brillare sempre più intensamente, finché si aprì lentamente, rivelando un piccolo fiore di loto dorato, che diffondeva una luce calda e rassicurante. La voce magica risuonò di nuovo, questa volta con un tono di gioia: “Grazie, Terry. Hai mostrato coraggio, determinazione e un cuore puro. Il tuo desiderio è stato esaudito.”
Il fiore di loto, con un tocco della sua luce, trasformò il ruscello in un luogo incantato, dove ogni rana, uccellino e creatura del bosco poteva godere di un’intera giornata di felicità e serenità, senza preoccupazioni. Terry, felice, sapeva che la sua Pasqua sarebbe stata davvero speciale, non solo per lei, ma per tutti.
E così, la piccola ranocchietta divenne una leggenda nel bosco, ricordata da tutti per il suo coraggio e il suo cuore gentile.
Rosalba Angiuli

