Senza acqua non si vive. L’acqua si trova gratis, in natura. Ma per poterla utilizzare è necessario affrontare costi notevoli, a cominciare da prelievo, controllo, distribuzione, rimessa in circolo di quella non utilizzata
L’acqua è un bene PREZIOSO e GRATUITO. Si trova liberamente in natura, dove sgorga da sorgenti superficiali oppure si “nasconde” nei pozzi.
Fino a qui l’aspetto positivo di questo BENE COMUNE.
Subito dopo arriva quello complesso.
Per utilizzare l’acqua è necessario prelevarla, trattarla, potabilizzarla, trasportarla dove serve. In altre parole: è necessario affrontare un costo.
Poi, quella che resta dopo l’uso, bisogna raccoglierla attraverso le fognature, depurarla, rimetterla in circolo. Cioè: altri costi.
Inoltre, se capita una stagione sfavorevole (temperature estive elevate, piogge invernali scarse), l’acqua manca e bisogna andarla a cercare. Nel 2024 la Provincia di Pesaro Urbino ha utilizzato acqua trasportata da 5.000 viaggi di autobotte. Oltre 76.000 metri cubi, al costo di oltre un milione di euro. Cioè: un altro costo. Molto alto.
Infine, bisogna considerare gli sprechi dovuti ad una rete obsoleta, che risale in parte ai primi anni del dopoguerra. Una rete particolarmente frammentata e molto lunga: 5.000 chilometri di tubi, nella nostra Provincia. Un problema di gestione che si affronta ogni giorno intervenendo sulla struttura, monitorando i consumi, migliorando i flussi. Cioè: investimenti pari a quasi 8 milioni di euro, nel 2025, per il solo territorio di Pesaro, resi possibili grazie anche agli utili generati dall’Ente preposto (Marche Multiservizi, in questo caso).
Alla fine, semplificando molto: la “nostra” acqua ci arriva attraverso Prelievo, Potabilizzazione, Trasporto, Distribuzione, Raccolta Acque “nere”, Depurazione, Monitoraggio Quantità, Controllo Qualità, Manutenzione degli Impianti. I costi di questa enorme attività dipendono da tariffe di utilizzo decise a livello nazionale da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Rifiuti e Ambiente).
Ma tutto questo è possibile solo se restano attive le fonti di approvvigionamento (senza acqua non ci può essere attività).
Come si affronta il problema? Migliorando le fonti: utilizzando nuovi pozzi (che permettono ridotte spese di gestione), oppure attraverso gli invasi di raccolta (di acqua dei fiumi e di acqua piovana), serbatoi indispensabili per rispondere (anche) alle richieste di “picco”: in estate, nelle stagioni più calde, nella stagione turistica.
All’inizio dell’attuale legislatura regionale ci avevano promesso lo svuotamento del Bacino del Furlo dai fanghi di risulta, ma siamo ancora in attesa. Così come resta bloccato il progetto di (almeno) un nuovo indispensabile invaso di raccolta.
La recentissima, rinnovata attenzione del Presidente regionale Acquaroli verso il territorio della nostra Provincia è reale, oppure si tratta soltanto di mera propaganda elettorale?
Lista Civica “Biancani Sindaco”
(Evelina Anniballi, Riccardo Bernardi, Stefano Cioppi, Romina Dominici, Letizia Rocchi)
Lista Civica “Forza Pesaro!”
(Agostino Vastante)
Lista Civica “Una Città in Comune”
(Enzo Belloni, Francesca Tommasoli)
Massimo Fiorentino

