Maggioranza e opposizione unite per sollecitare l’inizio dei lavori delle opere compensative di Società Autostrade. Questo il tema al centro del dibattito del Consiglio comunale di oggi, che ha visto anche la nomina dei consiglieri Palazzi e Marinucci nella commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari per la Corte d’assise e per la Corte d’assise d’appello.
INTERROGAZIONI/INTERPELLANZE
Il Consiglio si è aperto con l’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera Giulia Marchionni sulla “Presenza della Polizia locale nell’atrio del Comune il 3 marzo 2025”. L’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci ha detto: «I servizi della Polizia locale vengono svolti solitamente da due persone, a tutela della sicurezza degli operatori stessi. Il servizio è stato richiesto perché domenica 2 marzo 2025, in occasione del Carnevale di Pesaro, una troupe televisiva è entrata in Comune senza appuntamento e ha cercato di intervistare il sindaco e il presidente del Consiglio comunale. Al fine di assicurare che eventuali attività giornalistiche legittime si svolgessero senza pregiudicare il normale funzionamento degli uffici, si è ritenuto opportuno regolamentare l’accesso al Municipio, anche a tutela dei dipendenti essendoci un’indagine in corso. In ogni caso, si specifica che qualora si fosse ripresentata la troupe non si sarebbe sicuramente vietato l’accesso agli uffici comunali».
A seguire è stato poi il dibattito sulla “Scomparsa delle acque dell’antico Acquedotto romano di Pesaro” tema sollevato dai consiglieri Marchionni, Andreolli, Boresta, Malandrino, Lanzi, Redaelli, Marinucci, Dallasta, Corsini, Bartolomei e Canciani con un’interrogazione. «Non è stata effettuata alcuna deviazione della condotta – ha risposto l’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora –. L’Acquedotto romano passa in strada dei Condotti, attraversa il quartiere di Muraglia e, in corrispondenza di via La Marca, diventa ‘staffato’ lungo il Genica. Verso il mare è posizionato uno scarico che viene aperto e chiuso a seconda della stagione. In estate, quando gli operatori balneari hanno bisogno dell’acqua, questa viene pompata attraverso un’autoclave da Muraglia verso il Genica. MMS chiude lo scarico su viale Trieste e l’acquedotto alimenta regolarmente gli stabilimenti balneari fornendo loro l’acqua necessaria. Mentre in inverno, quando gli stabilimenti sono chiusi, MMS disattiva l’autoclave a Muraglia. Nonostante la chiusura, un minimo deflusso arriva ugualmente allo scarico del Genica, per gravità. In inverno, infatti lo scarico viene mantenuto aperto e, a seconda delle condizioni climatiche (soprattutto quando piove), scarica l’acqua residuale proveniente dall’Acquedotto romano». Ancora Della Dora: «L’Acquedotto romano è soggetto a problematiche di otturazione dal calcare. Già nel 2020 a causa delle stesse, MMS previa autorizzazione della Soprintendenza archeologica, aveva effettuato un intervento di disotturazione con tecnica “no dig” (tecnica a basso impatto ambientale’ che grazie ad apposite tecnologie permette di effettuare la posa, l’esercizio e la manutenzione delle reti dei sottoservizi riducendo al minimo, o eliminando del tutto, lo scavo a cielo aperto). Analoga problematica è stata riscontrata ad ottobre 2024. Marche Multiservizi ha infatti individuato un’otturazione che determinava la fuoriuscita dell’acqua dal chiusino di uno dei pozzetti posizionati lungo la condotta, sversando direttamente sulla strada di strada Dei Condotti. MMS ha richiesto autorizzazione alla Soprintendenza archeologica per effettuare un primo intervento provvisorio. L’intervento urgente è stato effettuato il 24/10/2024, con una perforazione sul lato del pozzetto, nella estremità superiore in corrispondenza del chiusino in oggetto con la massima cautela. La perforazione ha riguardato la sola estremità superiore del pozzetto, senza intervenire sul canale stesso. L’intervento ha permesso di far defluire l’acqua in eccesso nel fosso limitrofo a strada Dei Condotti nel rispetto di quanto indicato dalla Soprintendenza e di garantire la sicurezza stradale. È attesa a brevissimo l’autorizzazione della Soprintendenza per effettuare l’intervento definitivo di disotturazione che verrà realizzato da Marche Multiservizi prima dell’inizio dell’estate 2025 sempre con tecnica “no dig”: libererà l’antico canale dai detriti accumulati ripristinando la regolare funzionalità dell’opera».
Si è proseguito poi con il dibattito sulle “Aule campus scolastico”, tema presentato con l’interrogazione a firma dei consiglieri Marchionni, Lanzi e Andreolli. L’assessora all’Urbanistica Andrea Nobili ha detto: «Per le tre pratiche edilizie in oggetto sono stati presentati i relativi permessi di costruire». La prima è «un ampliamento consistente nella chiusura del portico al piano terra del fabbricato scolastico “Bramante Genga”, eseguito in applicazione del Piano Casa». La seconda è «per la chiusura del portico al piano terra del fabbricato scolastico “Bramante Genga” per la realizzazione della “Media Library Center” per gli istituti del Campus. Anch’esso è un ampliamento eseguito in applicazione del Piano Casa». La terza è «per la ristrutturazione parziale della sede succursale del Liceo Mamiani per adeguamento dei locali alla didattica e alle normative per l’edilizia scolastica e di sicurezza, anche in relazione all’emergenza COVID-19, consistente nell’incremento della superficie per ricavare 4 aule al piano secondo. L’intervento è in conformità alle Nta del Prg».
Il Consiglio ha poi discusso della “Progetto di nuova edificazione nell’area del campus scolastico – chiarimenti e posizione dell’Amministrazione comunale”, tema presentato dai consiglieri Andreolli, Malandrino, Boresta, Canciani, Redaelli, Corsini, Marinucci, Dallasta, Bartolomei, Lanzi e Marchionni. Nel rispondere, l’assessore Nobili ha detto, in riferimento al primo punto: «Le interlocuzioni sono avvenute nel 2023 dopo la presentazione dei proprietari privati di una richiesta di variante urbanistica per la suddivisione del comparto fra pubblico e privato, al fine di migliorare la fattibilità di attuazione delle previsioni urbanistiche dell’area. Il procedimento non è stato attivato perché subordinato all’approvazione di tutte le parti proprietarie del comparto, come comunicato ai richiedenti». Sul secondo punto, «La posizione del sindaco e della giunta in merito all’ipotesi di una nuova edificazione nell’area del Campus scolastico è correlata all’attivazione di una proposta di rigenerazione urbana in conformità alle previsioni urbanistiche vigenti con l’individuazione di spazi a standard, aree verdi/piazze/parcheggio, e lotti edificabili. La giunta è disponibile a valutare anche un’ipotesi di variante che escluda l’intervento unitario, purché la proposta sia in linea con le esigenze di interesse pubblico – oggetto di confronto con l’amministrazione provinciale – correlate all’implementazione ed alla migliore fruibilità degli spazi scolastici».
L’assise ha poi fatto il punto sullo “Stato di conservazione del ponte ciclopedonale in fase di realizzazione” con l’interrogazione a firma di Dario Andreolli. L’assessore alle Nuove Opere Riccardo Pozzi ha ricordato che si tratta di uno «Tra i più grandi investimenti di mobilità sostenibile degli ultimi anni fatti nella città, sia in termini di risorse (3,8milioni di euro finanziati dal progetto Sprint) sia perché rivoluzionerà la mobilità di Pesaro creando un collegamento tra la parte nord della città e il centro». Sui punti dell’interrogazione, «Dalle analisi fatte quanto suggerito dall’interrogazione non corrisponde alla realtà: non c’è alcun deterioramento strutturale; le condizioni sono risultato di operazioni di montaggio che prevedono il sollevamento con cime e catene che lasciano tracce sulla struttura. Sono segni facilmente rimovibili». Sulla ruggine segnalata dall’interrogazione, «riguarda solo i carter dei perni di allaccio – ha detto Pozzi – e non compromette l’integrità della struttura; è un fenomeno “normale” che sarà risolto con degli interventi di ritocco prima della consegna finale dell’opera. È un’operazione di prassi per cantieri simili». Sul punto 2, «I fenomeni sono stati trattati e verificati tempestivamente sia dalla direzione lavori sia dall’impresa appaltatrice. È un’ordinaria manutenzione da eseguire come ritocchi superficiali. Sono situazioni fisiologiche per montaggi di questo tipo che non alterano la qualità o la sicurezza della struttura. Preciso che il ponte è stato sottoposto a tutte le prove previste dalle normative vigenti, che è già stato eseguito il collaudo statico dell’infrastruttura e che i materiali utilizzati (di qualità superiore rispetto a quelli previsti inizialmente) sono stati consegnati regolarmente senza varianti in corso d’opera». L’assessore Pozzi ha aggiunto, sul terzo punto relativo agli interventi di ripristino, «saranno eseguiti prima dell’inaugurazione dell’opera la cui data stiamo definendo in queste ore. Sui segni dei vandali (murales), realizzati nonostante la telecamera di sicurezza, Pozzi ha aggiunto che «saranno eliminati dall’Amministrazione insieme alla ditta appaltatrice con ritocchi e verniciatura prima del taglio del nastro».
Prima della discussione delle delibere l’assise si è raccolta in un minuto di silenzio per ricordare Fulco Pratesi, ambientalista, giornalista e politico.
DELIBERE
Approvata all’unanimità la delibera per la Nomina dei membri della commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari per la Corte d’assise e per la Corte d’assise d’appello” «un obbligo di legge previsto dall’Art.13 del 1951», ha ricordato l’assessora Mila Della Dora. Si è passato subito alla votazione dei due consiglieri (uno di maggioranza e uno di opposizione). Gli eletti sono: Maruska Palazzi (20 voti) e Mauro Marinucci (9 voti).
MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
Ad aprire la parte dedicata, è stata la mozione di indirizzo con carattere d’urgenza, sull’“Inizio dei lavori delle opere compensative di Società Autostrade” presentata dai capigruppo di maggioranza Bernardi, Tommasoli, Mattioli (vice), Lugli, Fabbri, Vastante, Mariani (poi “sostituita” dalla risoluzione d’aula riportata a seguire). Con la stessa, i consiglieri chiedono a sindaco e giunta di “incalzare con ancor più determinazione, tutti i soggetti debitori di risposte immediate e certe verso i cittadini pesaresi, alla luce delle promesse fatte pubblicamente. Sono scaduti i tempi programmati, le preoccupazioni del territorio si levano da vari fronti sociali ed è tempo che Regione, Governo e Società Autostrade si prendano le proprie responsabilità verso un territorio che ha permesso loro di realizzare la terza corsia dell’Autostrada A-14 nel tratto Fano/Cattolica, da cui stanno riscuotendo anche corposi profitti” riporta il testo.
Gli interventi sulla mozione
Andreolli: «A volte abbandonare la propria maglia di appartenenza per indossare quella della città è la cosa migliore. E questo è il caso. La mozione è costruita male e non ha alcun valore, doveva essere condivisa da tutto il Consiglio con una ricostruzione molto più oggettiva. Conosciamo bene la vicenda, la conosce anche il sindaco perché nel 2013 era presente in aula. Quella volta l’obiettivo era massimizzare il risultato in un’epoca in cui purtroppo Pesaro aveva una posizione fortemente svantaggiata, ultima a chiudere accordo con Società Autostrade. Non mi preoccuperei dei ritardi di oggi, ma di quelli del 2013. Chiedo al sindaco: a cosa le serve una mozione della sua maggioranza che la impegna a incalzare con più determinazione? Gli incontri, le risposte sono di tipo istituzionale».
Marinucci: «L’altro giorno è uscito un articolo di un consigliere di Ascoltiamo Pesaro e dopo 24 ore il sindaco è andato sul posto. Io c’ero stato il giorno prima per capire come stavano le cose. Qualcuno si è svegliato dopo oltre 10 anni e fa una mozione d’urgenza. Ma nel frattempo dov’era? Ricordo che non governava il centrodestra. Togliamoci di dosso i nostri colori per indossare la maglia della “nazionale”: che è quella della città di Pesaro».
Lugli: «Una mozione che, al contrario di quanto dice l’opposizione, ha molto senso. Non è un capriccio della città, ma una necessità urbanistica importantissima. Parliamo di una serie di lavori frutto di una lunghissima trattativa con Società Autostrade, ricordo che attualmente l’Interquartieri al mattino è impraticabile, con centinaia di auto ferme che inquinano. Quartieri interi stanno aspettando l’avvio e il conseguente completamento di queste opere fondamentali. Mi auguro che il Consiglio tutto sia pronto alla collaborazione, uniti sullo stesso fronte».
Bernardi: «Si sta parlando di una mozione che serve per dare al sindaco un’ulteriore investitura. Speravamo nell’appoggio di tutto il Consiglio per portare a compimento una battaglia per delle opere che servono alla città di Pesaro».
Il sindaco Andrea Biancani: «Ringrazio la maggioranza per aver presentato la mozione che mi auguro sia bipartisan. Tutto nasce da alcuni incontri (almeno due) fatti con tecnici di Società Autostrade dove l’accordo era di iniziare le prime opere entro i primi giorni del 2025, ma i soggetti che dovevano fare quel tipo di intervento sono stati mandati a fare altro e, addirittura, il bando del servizio mensa per gli operai non è mai stato avviato». Il 31 gennaio 2025 il sindaco Biancani ha inviato una lettera al Ministro Matteo Salvini e all’amministratore delegato di Società Autostrade per chiedere l’avvio dei lavori previsti dallo schema approvato. Lettera alla quale non è mai pervenuta risposta. La preoccupazione del sindaco Biancani, diventata anche quella della maggioranza consigliare, è quella di «dover andare incontro a un ulteriore ritardo sull’inizio dei lavori o, nel peggior dei casi, dover fare i conti con il blocco totale sulla realizzazione delle opere». Poi l’appunto sui costi in atto: «Chi sta pagando il mantenimento del campo base di Santa Veneranda (attualmente in stallo)? Chi sta pagando l’occupazione temporanea delle aree che dovranno essere espropriate? – si chiede Biancani, che poi aggiunge – La mia paura è che questo fermo dei lavori ingiustificato venga sottratto dalla cifra complessiva destinata alle opere compensative (i 170milioni) che, invece, è necessaria per dare alla città benefici per la circolazione, per le condizioni ambientali e di sicurezza della rete nonché per realizzare nuove connessioni a carattere locale della rete viaria». Infine, il sindaco Biancani annuncia: «Domani invierò un’altra lettera per sollecitare quanto prima l’inizio dei lavori previsti dall’accordo».
Dopo una sospensione della seduta, è stata proposta al voto dell’assise la “risoluzione d’aula” (che ha sostituito, di fatto, la mozione precedente e che ha registrato l’unanimità dei consensi) con oggetto: “Rispetto degli impegni stabiliti nella convenzione per le opere adduttrici all’A14 aggiornata a Febbraio del 2024”. La stessa è stata presentata all’aula da Mattioli e sottoscritta da tutti i consiglieri presenti, nel dettaglio: Alessandroni, Andreolli, Anniballi, Bartolomei, Belloni, Bernardi, Boresta, Canciani, Cioppi, Dallasta, Dominici, Drago, Gambini, Lanzi, Lugli, Malandrino, Manenti, Marchionni, Mariani, Marinucci, Mattioli, Montesi, Pagnoni Di Dario, Palazzi, Redaelli, Rocchi, Salvatori, Tommasoli, Vastante.
Interventi e intenzioni di voto sulla risoluzione d’aula
Marchionni: «Grazie ai colleghi per questa risoluzione. È evidente che la battaglia per ottenere quanto previsto dalla convenzione non si fa dicendo semplicemente al sindaco quello che deve fare, ma condividendo un percorso. Un testo che impegna l’intero Consiglio e ribadisce il rispetto degli impegni è un traguardo che riguarda tutti».
Il sindaco Biancani: «Grazie a tutto il Consiglio comunale per essere riusciti insieme a trovare la sintesi; il voto unanime sarà sicuramente più incisivo».
Marinucci: «Mi auguro che queste belle condivisioni possano, in futuro, aumentare. Ringrazio i consiglieri di maggioranza che hanno “aperto” alla nostra posizione».
Boresta: «A nome di Fd’I sottolineo che abbiamo scritto una bella pagina del Consiglio: da una mozione della maggioranza siamo arrivati a risoluzione d’aula assolutamente condivisibile nelle modalità e perché più efficace del documento originariamente previsto».
Mattioli: «Ringrazio il sindaco perché si sta impegnando attivamente per i problemi della città. Aver condiviso il documento con tutto il Consiglio lo rende più forte. L’auspicio è che si realizzino presto queste opere strategiche».
A seguire è stata la discussione della mozione a firma di Dario Andreolli per il “Finanziamento per centri commerciali naturali” (respinta con 18 voti contrari e 9 favorevoli). Con il documento il consigliere ha chiesto a sindaco e giunta di “dedicare un capitolo ad hoc, nel bilancio di previsione 2025-2028, per sostenere i centri commerciali naturali, attraverso l’attivazione di uno o più bandi da sviluppare in accordo con le associazioni di categoria, che possano favorire lo sviluppo di progettualità locali”. «La mozione non pone criticità rispetto all’operato, ma è una linea di indirizzo che vuole consolidare alcuni elementi di forte criticità che investe l’intero Paese – ha detto Andreolli -. Un tema nazionale, molto sentito perché il centro storico rappresenta un nucleo che ha rilevanza maggiore rispetto ad altre parti della città. Possiamo fare piccole cose per rafforzare i luoghi, l’aggregazione dà la possibilità di sviluppare progettualità comuni per degli esercizi che insistono sulla stessa zona. L’unione fa la forza e permette di mettere insieme energie e progettualità».
Mattioli: «La mozione arriva fuori tempo massimo ma sono contenta che la minoranza finalmente si sia ravveduta. L’indirizzo politico adottato dal Comune segue una mia mozione presentata nel 2021 che riconosceva l’importanza dei centri commerciali naturali; e che avevate bocciato inesorabilmente. Ora ne presentate una che, in parte, è un copia e incolla della mia. È diversa invece nel punto in cui chiede di attingere al Bilancio comunale per fondi a sostegno dei Centri commerciali naturali, cosa che già si sta facendo. Grazie al buon lavoro dell’assessora Frenquellucci il Comune ha partecipato e vinto diversi bandi regionali grazie ai quali sono state istituite comunità di sostegno al commercio, artigianato ed enogastronomia. Dal 2021 sono nate: l’associazione Centro naturale commerciale di Via Passeri, quello di via Castelfidardo “Porta Sale”, l’associazione culturale Piazza del Teatro, l’associazione dei commercianti di Via Cavour, l’associazione dei commercianti di Baia Flaminia. Realtà che hanno ottenuto il sostegno economico e il patrocinio del Comune». «Iniziative ben riuscite che saranno incentivate anche in altre zone della città come in via Rossi, via Cecchi, piazza Redi, nel centro di Villa Fastiggi e anche nei nostri bellissimi borghi. Realizzando un vero marketplace di valorizzazione».
Anniballi: «Negli ultimi anni in Italia sono spariti migliaia di negozi e questo è preoccupante. Ma questa Amministrazione comunale è da tempo al fianco delle piccole e medie imprese. Incentivare lo sviluppo e il commercio è una priorità per Pesaro, ed è quello che si sta facendo con un regolamento ad hoc per le nuove imprese, al quale quest’anno se ne affiancherà uno per le nuove attività che apriranno nei borghi e nei quartieri decentrati. Come presidente della Commissione IX è mia intenzione presentare una mozione affinché sindaco e Giunta coinvolgano la Regione al fine di ottenere fondi per i Comuni che vogliono sostenere le attività economiche».
Boresta: «Mozione condivisibile sotto più aspetti. La politica a sostegno centri commerciali naturali è spesso finanziata da enti pubblici. E non a caso: porta enormi vantaggi non solo ai commercianti (aumentandone la visibilità e la competitività e facendo distribuire le spese) ma anche alla pubblica amministrazione perché ne migliora l’immagine di gestore della “cosa pubblica”, valorizza le aree interessate, le attività e i prodotti, salvaguarda quelle parti di città oggetto di attività illecite e cattive frequentazioni e va anche a diminuire la conflittualità tra privati in ambito urbanistico e ambientale. Ben venga l’impegno a questa pratica anche sotto il profilo finanziario. La Regione ha già investito in questa direzione».
Marinucci: «Ringrazio Andreolli per questa mozione importante. Negli scorsi giorni un’associazione di categoria ha presentato dati allarmanti: per ogni negozio nuovo ne chiudono tre. È importante aiutare i negozi, bene incentivare le nuove aperture ma è più importante aiutare chi c’è già».
L’assessora Francesca Frenquellucci: «Ringrazio il consigliere Andreolli; è importante tenere alta l’attenzione sulle attività commerciali, perché stanno vivendo un momento sicuramente difficile. Come Comune ci siamo dati tanto da fare, per cercare di creare un indotto. Abbiamo lavorato per iniziare un coordinamento tra le varie attività commerciali, per far sì che facessero rete. Dal 2021 sono nati 5 centri commerciali naturali, un modello che funziona perché i nostri imprenditori sono stati molto bravi, e che noi sosteniamo a pieno. Per stare al passo col mercato è importante anche la tecnologia – ha detto Frenquellucci ricordando il lavoro della Cte. – Non possiamo votare favorevolmente perché le cose richieste si stanno già facendo, ma grazie per tenere alta l’attenzione sulle nostre imprese».
Andreolli: «Mi fa piacere l’assessora abbia colto lo spirito positivo, di proposta, del documento» ma «Il tema non è quello che si è fatto; il tema è che la competitività si stimola favorendo la possibilità dei commercianti di mettersi insieme per uno scopo condiviso, e questo è molto difficile. Se pensiamo di aver fatto abbastanza siamo molto lontani. Dove vogliamo andare? Bisogna metterci dentro i soldi. Non solo gettoni o permessi, serve un contributo costante per dare continuità; garantirla con un progetto triennale rivolto a un interesse economico è l’unica cosa che favorisce la capacità di aggregazione di soggetti che difficilmente hanno uno spirito unitario.
Bartolomei: «Le imprese sono fondamentali nel tessuto del nostro Comune e Paese. Grazie ad Andreolli per la mozione, che aggiunge a quello che già l’Amministrazione fa».
Malandrino: «Sono stati fatti degli errori nel passato di tipo strutturale che hanno portato allo svuotamento delle attività». «I costi di gestione di una piccola-media impresa sono altissimi» e per il consigliere sarebbero stati utili dei piccoli interventi «suggeriti dalla mozione per la sosta gratuita in pausa pranzo» o altri interventi «per incentivare le persone ad andare nei centri commerciali naturali e non. Bisognerebbe fare politiche diverse, come incentivare le navette (bene quella del San Decenzio). Grazie ad Andreolli per aver riproposto un tema su cui sarebbe necessaria una concertazione bipartisan per non avere una città senza negozi e senza luci, poco appetibile anche per i turisti».
Comune di Pesaro

