“Il mio incontro col lupo”. Camminava lungo il Foglia

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Passeggiata con sorpresa: “Il suo sguardo magnetico me lo ricorderò per sempre.. Era magro, è passato sotto il ponte ed è sparito”. Una ragazza ha scattato foto

“Sabato 8 marzo 2025, un tranquillo sabato mattina, la primavera è già nell’aria. Come capita ogni tanto, per sgranchirmi dal computer e stare all’aria aperta, parto a piedi direttamente da casa per una camminata di 45 minuti circa. Il percorso è consolidato: esco dal quartiere del Porto, attraverso il ponte sul Foglia, svolto verso la Baia Flaminia e scendo una delle scalette di legno che portano sull’argine del fiume, dove un piccolo sentiero erboso passa fra le barche ormeggiate e la scarpata. Di solito incontro pescatori di ritorno dall’uscita in mare, proprietari di piccole imbarcazioni che fanno i classici lavoretti di manutenzione, vecchi lupi di mare che chiacchierano fra loro o altre persone che portano a spasso il loro cane.

Ma la sorpresa di oggi me la ricorderò per un pezzo. A un certo punto vedo venire verso di me da lontano un “cane” solitario, senza padrone, né guinzaglio, né collarino. Anzi, ora che si avvicina e lo vedo meglio forse non è un cane… forse, ma no, non è possibile, invece mi passa vicino trotterellando un giovane lupo. L’emozione è molto più forte della paura, ma non c’è d’averne poi, perché il lupo non fa nessun movimento che manifesti aggressività. Mi fissa negli occhi, quello sì, per essere sicuro dei miei movimenti, che non voglia io magari fargli del male, perché lui non ne ha nessuna intenzione: sfila via rapidamente, leggero nella sua grazia ma anche nella sua magrezza, passa sotto il ponte e scompare nel verde, risalendo il Foglia verso chissà dove.

Nel frattempo, una ragazza che l’ha visto dall’alto ha scattato delle foto, scendendo poi per sincerarsi con me di non aver avuto pure lei una visione: le immagini sono chiare, ma non renderanno mai la realtà di incrociare un animale selvatico nella natura, a pochi metri. Non era il lupo delle favole, solo un meraviglioso essere vivente come altri su questo pianeta. E il suo sguardo magnetico me lo ricorderò finchè campo”.

Elisabetta Ferri

Articolo tratto da “Il Resto del Carlino” di sabato 8 Marzo e concesso per la pubblicazione dall’autrice Elisabetta Ferri

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