Si conclude “HYPE-Box. Attivatore di eroi”: il 28 febbraio, alla San Giovanni, l’evento conclusivo della prima fase del progetto dedicato ai e alle giovani “non ingaggiati”

Poster della mostra

L’assessora alle Politiche giovanili Camilla Murgia invita all’appuntamento a ingresso libero in programma alle 17: «Presenteremo i risultati e le attività di un progetto innovativo e pienamente “centrato” su ragazze e ragazzi per cui vogliamo percorsi di crescita consapevoli e appaganti»

Si conclude, con il triplice appuntamento del 28 febbraio, “HYPE-Box. Attivatore di eroi” – Avviso pubblico ANCI “LINK! Connettiamo i giovani al futuro”, «un progetto innovativo e pienamente “centrato” che mette insieme interlocutori diversi e autorevoli che, in questo anno, sono riusciti a centrare il nocciolo della questione che interessa i giovani “non ingaggiati”» spiega Camilla Murgia, assessora alle Politiche giovanili nel presentare azioni e risultati della progettualità e, in particolar modo, quelli realizzati da Lucio Zanca con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Pesaro per approfondire il tema delle problematiche e delle opportunità da rivolgere a coloro che “non studiano, non lavorano e non si aggiornano”.

«In questo ultimo anno, tramite HYPE-Box, abbiamo incontrato più di 2300 studenti e studentesse delle scuole secondarie – continua Murgia – che si sono confrontati anche con quelli universitari grazie a un progetto che ha permesso di comprendere quanto sia variegato il mondo giovanile e dell’importanza che hanno orientamento e cognizione delle conoscenze e talenti che ragazze e ragazzi hanno nel favorire i loro percorsi di crescita, che vogliamo siano consapevoli e appaganti».

Quanto è stato fatto da HYPE-Box, sarà riportato venerdì 28 febbraio, ore 17, nella Biblioteca San Giovanni (via Passeri 102) durante l’evento “KIP UP e HYPE BOX: 18 artisti emergenti in mostra” (illustrazione dell’evento a cura di Michelle Botteghi) che vedrà la restituzione finale del lavoro a cura del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, insieme ai professori Francesco Sacchetti e Alessandro Fiori, e l’apertura della mostra delle 20 opere selezionate nell’open call destinata ai giovani artisti del territorio di “KIP UP”, una progetto collaterale di “HYPE-Box”. Sarà inoltre l’occasione per presentare il lavoro “Autoproduzione editoriale come espressione del sé: Laboratorio di Fanzine”, condotto da Sabrina Gennari (esperta esterna) e Rosalia Cicerale (docente del liceo Mengaroni) all’interno del progetto “A scuola di creatività” a cui hanno partecipato studenti di differenti classi della scuola. «Faremo conoscere i lavori realizzati da ragazze e ragazzi in queste 30 ore pomeridiane, un percorso impegnativo pensato per sostenere la sperimentazione dei giovani e per farli affacciare a possibili orizzonti professionali legati al mondo dell’arte e della cultura, che li ha appassionati poco alla volta» sottolineano Gennari e Cicerale. Durante il pomeriggio sarà inoltre illustrato il volume “KipUp – Un progetto di ricerca-azione per l’engagement dei NEET” (edito da Franco Angeli; disponibile dal 10 marzo) in cui Uniurb riprende le fasi preparatorie di coinvolgimento dei ragazzi e la campagna di comunicazione realizzata dal dipartimento dell’ateneo.

A partecipare alla presentazione, anche Andrea Albertini, coordinatore di progetto: «Il Comune ha presentato un anno fa questo progetto volto a individuare e coinvolgere i ragazzi e le ragazze per sviluppare azioni territoriali destinate ai giovani non ingaggiati (i cosiddetti NEET). Abbiamo cercato di facilitare i contesti di accoglienza, dando nuova “benzina” agli spazi destinati a giovani, in particolare quelli aggregativi (Stazione Gauss, Casa Aradia e Artlab). Parallelamente abbiamo avviato un’attività di orientamento con le scuole (a cura del professor Zanca), con dei focus group in cui abbiamo fatto incontrare i ragazzi. L’occasione del 28 febbraio, sarà utile a tracciare un punto finale su quanto fatto e l’impronta che vorremmo lasciare ad associazioni, istituzioni e amministratori per affrontare questa tematica che sarà “consultabile” nel volume di “KipUp”».

Uno «Strumento utile per chi vorrà lavorare sulla tematica dei giovani non ingaggiati, in cui rientrerà anche la parte della campagna di comunicazione dell’Università di Urbino – come spiega il docente Alessandro Fiori -. Abbiamo avviato una prima fase di ascolto, durante la quale, con dei focus group abbiamo cercato di comprendere l’immaginario, i bisogni e le resistenze dei giovani. In base a queste informazioni abbiamo messo in campo una campagna con messaggi mirati che ha coinvolto 90 studenti dell’università che avessero un’età compresa tra quella del pubblico di riferimento del progetto. Dopo un percorso, abbiamo selezionati 3 progetti e arruolato 4 studenti che abbiamo introdotto nel mondo del lavoro».

Nel periodo compreso tra ottobre e novembre 2024, sono stati organizzati 7 incontri rivolti agli studenti delle classi 4^ e 5^ degli istituti superiori di secondo grado del Comune di Pesaro. Questi eventi, svolti presso il Teatro Sperimentale, hanno visto la partecipazione di circa 2300 studenti. «Tali incontri hanno rappresentato un’occasione di interazione diretta con un ampio gruppo di giovani con l’obiettivo di guidare gli studenti nel processo di progettazione del proprio percorso di crescita e formazione – sottolinea Lucio Zanca, specializzato in dialogo intergenerazionale e orientamento -. L’intento è stato quello di fornire loro gli strumenti necessari per muoversi con consapevolezza nel mondo della scuola e del lavoro, rendendoli in grado di affrontare le sfide future con una solida base di riflessione critica e autonomia. Le attività pratiche hanno portato i partecipanti a riflettere sul proprio percorso formativo e professionale. Alcuni hanno condiviso le proprie esperienze, permettendo agli altri di immedesimarsi nelle storie dei coetanei, in un processo di autoriflessione che ha stimolato la comprensione delle proprie inclinazioni e aspirazioni. È stato un dialogo “alla pari” che ha esulato da giudizi».

«Siamo davvero soddisfatti dell’esito di questo progetto articolato e complesso – ha concluso Murgia -, che ci porterà nei prossimi giorni a Mola di Bari per un incontro con l’Amministrazione comunale partner di diverse azioni progettuali di Hype-Box. A dimostrazione della volontà del Comune di Pesaro nel proseguire in questa direzione di “ingaggio” partecipativo dei giovani e della volontà di continuare a dar loro strumenti e occasioni».

Comune di Pesaro

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