Il presidente Paolini e il direttore generale Domenicucci incontrano il preside
del Marconi e i rappresentanti d’istituto: «Nel 2026 investimenti importanti e
lavori per decine di milioni»
PESARO – Una svolta per il Campus è in arrivo dal contratto di Global Service in
scadenza alla fine dell’anno per la manutenzione degli edifici scolastici, riscaldamento e
altre voci. La notizia è stata riferita dal presidente Giuseppe Paolini e dal direttore
generale Marco Domenicucci, che in mattinata hanno incontrato in via Gramsci il
dirigente scolastico del liceo Marconi Luca Testa e i rappresentanti d’istituto Davide
Vincenzo Cassarino, Manuel Di Paolo, Alessandro Gennari, Daniel Magnani. Dopo le
premesse sulle note «difficoltà causate dai tagli», i vertici della Provincia hanno
annunciato novità di un certo rilievo: «Nei mesi scorsi abbiamo deciso di non prorogare il
contratto e di fare la gara – ha spiegato il direttore generale – ma chiedendo come priorità
tassativa investimenti per il Campus di Pesaro. Per il project financing sono arrivati cinque
progetti, da altrettanti soggetti con spalle belle larghe. Ora li esamineremo con una
commissione, che poi valuterà di mettere a gara uno tra questi. Il tutto avverrà entro la fine
dell’anno. Tra questi ci sono progetti con decine di milioni di investimenti, di cui buona
parte sul Campus con la sostituzione di tutti gli infissi, impianti illuminanti e altri
interventi. Dal 2026 scatteranno quindi lavori importanti». Ulteriore carta da giocare è lo
sblocco urbanistico nell’area in stallo adiacente all’ultimo blocco del Campus (zona
attigua alla scultura di Nobili), che consentirebbe alla Provincia di costruire ex novo: «Nei
giorni scorsi siamo tornati alla carica con il Comune, al fine di ottenere la suddivisione del
comparto (tra Provincia, Comune e privato; ndr). Lo sblocco ci permetterebbe di realizzare
un nuovo edificio e costruire scuole nuove. Fino a 44mila metri quadrati. Potremmo così
intercettare nuovi fondi per edifici ex novo e risolvere tutti i problemi legati ai container»,
ha evidenziato Domenicucci. «Costruire un nuovo blocco è l’unica via percorribile, dal
momento che sul complesso di Aymonino sembra non si possa toccare nulla. Oggi
abbiamo spiegato come stanno le cose. Al Campus ci sono problemi e non si possono
nascondere. A volte però le difficoltà sono aggravate da interventi di persone che
frequentano quei luoghi. In generale ai ragazzi abbiamo chiesto precauzioni per evitare
comportamenti non appropriati», conferma Paolini. Che ha richiesto un incontro analogo
anche con la dirigente scolastica del Bramante Genga e con i rappresentanti della scuola.
Soddisfatti i rappresentanti d’istituto del Marconi. Ha commentato Cassarino: «Confronto
positivo, la Provincia ha ascoltato con attenzione le nostre richieste. Bene le precauzioni
da adottare. E i progetti che ci hanno presentato a nostro avviso sono molto validi. In
futuro aiuteranno noi e i nostri successori». Ha chiuso il dirigente scolastico Testa:
«L’interlocuzione con la Provincia è sempre stata molto proficua. La progettazione
condivisa è la strada da percorrere ed è un percorso che sta portando frutti positivi anche in
vista del futuro. Siamo fiduciosi».
Francesco Nonni
Provincia di Pesaro e Urbino
Ufficio Stampa

