Trilogia dell’estasi

Il 15 novembre scorso si è alzato il sipario sulla Stagione Capitale Danza del Teatro Rossini a Pesaro (nata dalla collaborazione tra Comune e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura).
L’inaugurazione, molto attesa, è stata affidata alla compagnia Zappalà Danza: lo spettacolo -che porta la firma di Roberto Zappalà con la collaborazione drammaturgica di Nello Calabrò- si intitola Trilogia dell’estasi ed è basata su tre fra le più celebri composizioni dell’ultimo secolo e mezzo:  Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy (scritta tra il 1891 e il ‘94), Boléro di Maurice Ravel (1928) e Le Sacre du printemps di Igor’ Stravinskij (1911-13).

Chiave della trilogia è il lavoro sullo spazio: la scena che si offre agli occhi degli spettatori eccezionalmente attenti, richiama un ambiente urbano in penombra, mentre sul palco volteggiano figure incappucciate o con il volto celato da una maschera (14 danzatori e 10 comparse): un richiamo, suppongo, alla società contemporanea in cui l’uomo si ritrova ogni giorno a fare i conti con verità spesso nascoste allo sguardo. Un unico set scenico racchiude l’esclusione, il corteggiamento e l’eros nel Prélude, l’inclusione, il vizio e la lussuria nel Boléro, la persecuzione e il sacrificio ne Le Sacre du printemps.

La drammaturgia di Nello Calabrò -in unione con le coreografie dello stesso Zappalà- riesce a sedurre gli spettatori e a conferire potenza alla visione. I costumi di Veronica Cornacchini impreziosiscono il tutto.
Lo spettacolo si apre con Techno Party, brano di musica elettronica di Tujamo, Vinne & Murotani, che funge anche da intermezzo fra un’opera e un’altra e rappresenta il filo conduttore che lega le tre melodie, così diverse tra loro.
Molti e calorosi gli applausi del pubblico.

Il progetto è una co-produzione fra Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Firenze), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), MilanOltre Festival (Milano), Teatro Massimo Bellini (Catania), in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Teatro del Giglio (Lucca).
Paola Cecchini

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