Uccide la moglie a coltellate davanti ai tre figli nel pesarese

Ancora un femminicidio ed una mamma che lascia i suoi tre figli costretta da un triste destino. Purtroppo i piccoli hanno assistito all’aggressione e alla morte della loro mamma. Lei pensava che sarebbe bastato allontanarsi dal marito che la maltrattava, da anni, ma che non aveva mai denunciato. Ed è morta uccisa dalla violenza dell’uomo, sposato quattordici anni prima e che, stando a quanto lei stessa aveva precedentemente raccontato ai carabinieri, la sottoponeva a violenze continue. Il tragico epilogo si è svolto nella notte nella casa che un tempo i due condividevano: le urla della donna, colpita con violenza con un coltello, hanno rotto il silenzio della piccola località di Colli al Metauro nel Pesarese.

E’ morta così Ana Cristina Duarte, 38 anni, di origini brasiliane da anni in Italia, accoltellata più volte all’addome da Ezio Di Levrano, autista di 53 anni, all’interno dell’abitazione, alla presenza dei tre figli di 6, 12 e 14, al culmine di una ennesima lite. Le urla hanno svegliato i vicini che allarmati hanno chiamato il 112. Per lei, che aveva segnalato le violenze ma non aveva denunciato il marito, era comunque scattato il ‘codice rosso’. Ma questo non è bastato a salvarle la vita.

In precedenza Ana si era allontanata da casa dove l’ambiente era diventato difficile per i continui maltrattamenti. Il marito aveva segnalato ai carabinieri che la donna se ne era andata e i militari, il 2 settembre scorso, l’avevano rintracciata per capire il motivo della sua fuga. A loro la donna aveva raccontato delle continue violenze subite e la decisione di allontanarsi. E a nulla sono valsi i suggerimenti dei carabinieri perchè presentasse una denuncia, non sono riusciti a convincerla.

La notte scorsa la donna è rientrata a casa senza avvertire le forze dell’ordine. Forse per rivedere i bambini. Ma è scattata l’ennesima lite. Il marito ha tirato fuori un coltello a serramanico e ha colpito la donna più volte all’addome. I vicini hanno lanciato l’allarme e questo ha consentito un immediato intervento dei soccorsi, lei era ancora viva all’arrivo dei sanitari. Ma nonostante la tempestività dell’intervento dell’eliambulanza è morta prima di arrivare all’ospedale di Torrette per le ferite inferte.

Intanto il marito era fuggito cercando di far perdere le sue tracce e lasciando i tre bambini, terrorizzati, accanto alla madre gravemente ferita. Subito sono scattate le ricerche. I carabinieri della compagnia di Fano, mobilitati con diversi equipaggi, hanno avviato una battuta di caccia all’uomo circoscrivendo l’area attorno alla villetta bifamiliare. La convinzione era che l’uomo non poteva essere andato lontano: prima dell’alba lo hanno trovato, nel buio, rannicchiato e nascosto in un terreno vicino.

I militari hanno anche trovato l’arma con la quale sono state inferte le pugnalate. I militari della scientifica del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pesaro e Urbino hanno eseguito i rilievi, repertato materiale e riscontrato elementi utili per le indagini, per poi sottoporre l’abitazione a sequestro penale. Il 53enne è stato rinchiuso nella Casa Circondariale “Villa Fastiggi” di Pesaro, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che sarà fissata a breve dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pesaro. 

Rosalba Angiuli

Foto di repertorio

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