Anzichè apparire come “offerta di collaborazione”
con la cittadinanza, l’asserzione di Biancani appare come una “minaccia” sorda ed intimidatoria, un po’ come in questi anni siamo stati abituati dalla maggioranza.
Vorrei ricordare a Biancani, che se l’amministrazione comunale pesarese
fosse stata trasparente, non vi sarebbe la necessità di ricorrere a continue
richiesta di “accesso agli atti”.
Dove si vuole arrivare? Alla verità! Ad avere una cittadina fiorente per
tutti e non per gli amici degli amici. Ad avere una Pesaro dove tutti i
cittadini hanno le stesse opportunità.
E’ proprio grazie agli accessi agli atti che, ho scoperto numerose vicende,
prima fra tutte quella degli appalti diretti ai consiglieri, per continuare
ad esempio, con le congratulazioni fatte da una Consigliera a Tiberio Tiberi per la sua assunzione come dipendente, ancor prima dell’emissione del bando di assunzione, ed ancora con la strana assunzione di Massimiliano Santini nell’anno 2019 scelto fra ben 4 persone laureate, lui l’unico avente la licenza media. Assunzione che poi si è trasformata in un’attività di pseudo appalto continuativo delle 2 associazioni culturali
“Opera Maestra” e “Stella Polare”, guidate dal suo migliore amico, che nel
giro di qualche anno ha incassato circa € 600.000,00. Non vorrei dover
ricordare a tutti la determina palesemente falsa, come dichiarato da Belloni attuale Presidente del Consiglio.
Potrei ancora continuare con la strana vicenda che vede coinvolto Vimini,
nel doppio ruolo che sostanzialmente fa bonifici a se stesso, grazie al
ruolo che occupa anche nella Fondazione Pescheria,
che inutile a dirsi nel corso degli anni ha violato continuamente tutta la
normativa sulla trasparenza amministrativa ed anticorruzione.
Biancani parla di trasparenza amministrativa, ma ad oggi ancora ci sono
Bandi che vengono continuamente pubblicati nelle sezioni sbagliare di
“amministrazione trasparente”. E’ un caso oppure
una costante? E qual’è la finalità di questa costante? Per non parlare della
NON trasparenza della sezione “amministrazione trasparente” del Comune di Pesaro.
Si è vero c’è la Procura che sta indagando, ma Biancani da politico esperto
quale si è sempre autoproclamato, dovrebbe ben sapere che la Procura della Repubblica interviene solo nel caso in cui vi è la consumazione di un reato, mentre per la mancata trasparenza, per l’anticorruzione sono altri gli organismi che intervengono – ad esempio Anac- e lo fanno a seguito della
ricezione delle segnalazioni.
E’ evidente che Biancani, dovrebbe essere contento di vivere in una città
dove i cittadini si stanno attivando, per rendere l’amministrazione comunale trasparente e collaborativa. Non dovrebbe essere forse questo il
compito di un Sindaco? peraltro, non dovrebbe avere Biancani tutto
l’interesse a smarcarsi dagli “errori” della precedente amministrazione?
Perchè questo fiato sul collo da fastidio se non si ha nulla da nascondere.
Si è vero sono colpevole di fare continui accessi agli atti, per conto di
numerosi cittadini ed anche per mio interesse perchè sono pesarese e voglio vivere in una città libera e democratica, perchè i pesaresi vogliono vivere sereni, e lo dimostrano le numerose lettere informative che sto ricevendo.
Attendo con ansia la denuncia di Biancani, per un reato che ad oggi ancora
non so di aver commesso.
Pia Perricci

