Cosa c’è DOP a Frontone e a Macerata Feltria

Cosa c’è dop a Frontone

È nella “Svizzera delle Marche” che Cosa c’è Dop fa tappa questa settimana. In un piccolo borgo prezioso dominato dal Castello Della Porta conosciuto per la sua Crescia. È solo farina, uova, strutto e sale ma il loro autentico sapore è legato alla cottura sulla graticola, posizionata a pochi centimetri dalle braci fatte esclusivamente con la legna del Catria. Di fatto il Comune ne ha fatto un Piatto De. Co come ha codificato e eletto De.Co il “Coniglio in porchetta”. Caldo era “da cerimonia”, freddo “da gita”, ogni famiglia aveva la sua ricetta che, in qualche modo, è stata definita con una sagra ad agosto della Pro Loco che ha al suo attivo ben 67 edizioni.

Un paese che ha da tempo capito quanto la gastronomia sia cultura ed è un luogo ideale per scoprire il nostro capitale gastronomico con Pesaro 2024 e Food Brand Marche, e conoscere i sapori e l’arte del saper fare della Casciotta d’Urbino, del Formaggio di Fossa, della Mozzarella STG, del Prosciutto di Carpegna, del Pecorino Monte Nerone, dell’Olio Cartoceto Dop e di tanti prodotti tipici stagionali.

Degustazioni guidate curate dal gastronomo e sommelier Otello Renzi

Posti dove la conversazione è rimasta autentica e che fanno parte della Rete dei “100 locali” che promuovono la cultura e l’enogastronomia del territorio.

Giovedì 5 settembre, ore 18. 30, al “Bar IL Caminetto” – Info: 3382460763

Sabato 7 settembre, ore 18.30, a “The King Village” – Info: 3331727623

“Cosa c’è Dop” a Macerata Feltria, informati con gusto

“Cosa c’è Dop” fa tappa a Macerata Feltria, sulle colline che separano le valli del Foglia e del Conca. Un borgo dalle due anime. Quella del nucleo longobardo, fortificato, rinato dopo la distruzione dai Goti sulle pendici del monte Persena, dominato dalla Torre Civica e dal Palazzo del Podestà e quella del borgo, sviluppato nel XIII esimo e che nel 1463 dai Malatesta è entrata nei possedimenti di Federico da Montefeltro più moderno. A collegare Castello e il “Mercatale” la ripida via Gaboardi.

Un paese che si distingue per come ha saputo valorizzare il suo ricco patrimonio culturale. Ha un’area archeologica (Pitinum), palazzi-musei (un archeologico e un dedicato alle radio d’epoca), delle terme con due sorgenti naturali di acque sulfuree e custodisce una delle più antiche chiese del Montefeltro, la Pieve di San Cassiano risalente all’XI secolo). Vanta inoltre, lungo il torrente Apsa, un Palazzo quello di Gentili Belli, un esemplare di architettura industriale ottocentesca con annesse una bigattiera e una filanda per la lavorazione della seta.

Lato gastronomia, Macerata Feltria si è dedicata alle ricette di una volta e, indagando, ha codificato i piatti poveri in cinque piatti De.Co. Ovvero la torta di noci, il bostrengo, le castagnole, il salame e la porchetta.

Un’altra tappa ideale per Pesaro 2024 e Food Brand Marche che, alla scoperta del nostro capitale gastronomico, organizzano una degustazione guidata dal gastronomo e sommelier Otello Renzi a base di Casciotta d’Urbino Dop, Formaggio di Fossa Dop, Mozzarella STG, Prosciutto di Carpegna Dop, Pecorino Monte Nerone, formaggi I tipici e Olio Cartoceto Dop.

Mercoledì 4 settembre, alle 18.30, al Bar Gallery – Info 3495037736

Bar che fa parte dei “100 locali” che promuovono la cultura e l’enogastronomia del territorio e, oltre ad offrire la selezione del miglior prodotti della provincia, contribuiscono a promuovere le iniziative in programma per Pesaro capitale della cultura 2024, diventando i punti informativi e sono il luogo “caldo” della comunicazione, dell’incontro e dello scambio di informazioni su cosa accade durante la “Settimana da Capitale” del loro Comune.

Anuska Pambianchi

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