La parola cocktail deriva dall’inglese e significa “coda di gallo”, viene usata per indicare una bevanda composta da: liquori vini, spezie, succhi, zucchero, creme, sciroppi, ecc. ecc…. Tra le tante storie che conducono all’origine di tale nome, ricordiamo prima che potrebbe essere stato Ippocrate a poter rivendicarne la paternità, aromatizzando il vino con miele, bacche, ed erbe per renderlo migliore. Proseguendo, cock-ale era il nome della mistura alcolica utilizzata per dare forza e coraggio ai galli da combattimento prima degli incontri. Romantica la leggenda di Betsy, una ragazza americana, figlia di un taverniere possessore di un gallo da combattimento, il quale non voleva acconsentire alle nozze della figliola con un militare, ma un giorno il gallo sparì e l’uomo promise la figlia in sposa a colui che glielo avesse riportato. A sorpresa riapparve il soldatino col gallo e il papà dovette mantenere la promessa. Durante i festeggiamenti per il ritrovamento del pennuto, Betsy mescolò vari liquori e una piuma della coda variopinta dell’animale cadde nella miscela. L’intruglio fu tanto gradito dagli ospiti che lo chiamarono cocktail, in onore del gallo.
Potete bere il vostro cocktail preferito al Tennis Club Baratoff di Pesaro.
Aldo Paolinelli

