I past president si riuniscono per festeggiare Tino Ercolessi e omaggiare Cosimo Landolfa

Il Panathlon Club Pesaro ha scelto di dedicare il primo appuntamento del 2024 a due suoi storici soci: Agostino Ercolessi e Cosimo Landolfa. Per farlo ha chiamato a raccolta i Presidenti che si sono succeduti alla sua guida.

La serata si è aperta con il ricordo di Cosimo Landolfa, scomparso il 23 gennaio all’età di 98 anni. «Un uomo che con grande generosità ha servito il suo Paese nell’Esercito Italiano. Preciso, puntuale, sempre disposto ad aiutare il prossimo, ha rappresentato una garanzia per chiunque abbia avuto il piacere di collaborare con lui. Cosimo è stato un genuino amante dello sport per tanti anni al servizio del Coni, un Panathleta di lungo corso sempre fedele ai valori e allo spirito del nostro sodalizio» ha dichiarato l’attuale Presidente del Club Angelo Spagnuolo. Numerosi gli aneddoti condivisi da Marco Paolini, Marco Zanotti, Filiberto Martinelli, Alberto Valentini, Carlo Campanari, Alberto Iaccarino, Alberto Paccapelo, i Past President presenti alla serata. «Un punto di riferimento per il Panathlon, tesoriere fidato, particolarmente attento alla gestione delle spese. Credeva fermamente in questo sodalizio di cui condivideva profondamente i valori», il loro ricordo unanime. «È stato Cosimo Landolfa ad indirizzarmi alla pallavolo, uno sport a cui è rimasto sempre legato. In tutti gli ambienti è sempre stato apprezzato per il suo aspetto umano e per il suo amore per lo sport», ha aggiunto Giancarlo Sorbini, socio Panathlon e presidente del Comitato Territoriale Pesaro – Urbino FIPAV.

Una serata sul filo dei ricordi, quelli accumulati nei 100 anni di vita di Agostino (Tinella) Ercolessi che socio fondatore nel 1957 del Panathlon Club Pesaro ha tagliato il 26 dicembre scorso il traguardo del secolo di vita. «Sono felice di essere qui e di essere circondato dai presidenti che rappresentano la storia di questo club. – Ha esordito Ercolessi festeggiato anche con una torta celebrativa del suo compleanno- Mi avete fatto un grandissimo regalo. Ho numerosissimi ricordi legati a questo Club e voglio ringraziarlo per tutti i bei momenti che ancora mi regala».

Tanti i ricordi sportivi, a partire dalla mancata convocazione olimpica: «Nel maggio del 1948 ho vinto i Campionati universitari, ho continuato ad allenarmi per la chiamata olimpica, ma non è mai arrivata. Durante la gara a Londra l’atleta scelto al posto mio ha avuto un crampo, che è costato la medaglia alla squadra azzurra. In quell’occasione Gianni Brera scrisse nel suo articolo per la Gazzetta dello Sport la famosa frase “Tinella dove sei?”»

Dai ricordi inerenti allo sport a quelli legati alla sua carriera da formatore: «Nello stesso anno di quelle Olimpiadi mancate è arrivata la prima nomina da insegnante, in un paesino di fianco al Fiume Conca. Mi sono trovato alle prese con questi bambini di tre classi. Non avevo mai fatto scuola e avevo paura di non sapergli dare nulla. In primavera i bambini sono sbocciati come fiori, è stata la soddisfazione più grande, più che se fossi andato alle Olimpiadi».

Dal passato al presente, fatto di Pesaro Capitale italiana della Cultura: «In questi giorni in città si parla tanto di cultura, e il Panathlon non può non partecipare al dibattito. Questo Club ha fatto la cultura dello sport pesarese, l’abbiamo tenuta viva. Per tanti anni siamo stati l’espressione vitale della realtà sportiva della città. In questo anno dobbiamo celebrare degnamente quella che è stata l’azione educativa e formativa dello sport pesarese. Questo sarà anche un anno olimpico, sarà nostro dovere ricordare le Olimpiadi che 100 anni fa hanno visto la partecipazione di Gianni ‘Gabanén’ Patrignani, il nuotatore pesarese divenuto negli anni seguenti il “padre putativo” di tutti i ragazzi del nuoto pesarese che si sono fatti onore in questo sport».

Tanya Stocchi

Ufficio Stampa

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