La città onora il Giorno della Memoria; Ricci, Murgia e Perugini: «Recuperiamo la cultura di pace, uguaglianza e libertà per cambiare la storia»

Non stop di appuntamenti, oggi a partire dal Consiglio comunale al Teatro Sperimentale insieme a studentesse e studenti, per commemorare l’appuntamento istituito per commemorare le vittime della Shoah

La città celebra e onora il Giorno della Memoria – istituito con una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu l’1 novembre del 2005 per commemorare le vittime della Shoah – a partire dal Consiglio comunale che stamattina ha aperto gli appuntamenti promossi dal Comune di Pesaro, al Teatro Sperimentale.

In apertura il sindaco Matteo Ricci ha detto: «La storia si può ripetere in modo diverso, i germi dell’intolleranza e del razzismo sono sempre stati nella società, sta a noi ricacciarli indietro facendo prevalere la cultura della pace, uguaglianza e libertà». «Abbiamo bisogno di fare un lavoro profondo sul ricordo e sugli accadimenti più drammatici sulla storia dell’umanità – ha detto riferendosi alle centinaia di studenti presenti allo Sperimentale -. È un dovere per chi, come me, rappresenta le istituzioni. Ed è un dovere per la scuola affinché queste atrocità non capitino più. Qualche giorno fa ero a Pisa, al parco di San Rossore, dove il 5 settembre 1938 vennero firmate le leggi razziali: un’infamia per il nostro Paese, un testo nel quale veniva evidenziato il perché si dovessero perseguire le razze minore. Tutto partiva dal concetto che nel mondo ci fosse una razza superiore, eletta non si sa da quale Dio, e che le altre fossero inferiori, che dovevano essere combattute e limitate nelle loro libertà. Questo testo fu firmato dal Re Vittorio Emanuele III senza scendere d cavallo, come una varia ed eventuale. Quella firma è una delle pagine più buie del nostro paese». Poi ha continuato: «Non furono solo i nazisti a perseguitare ebrei, zingari, omosessuali, ma anche gli italiani. E questo senso di colpa dobbiamo continuare a portarcelo addosso, perché noi non abbiamo subito le leggi razziali, ma le abbiamo firmate e promulgate con grande sufficienza perché un minuto dopo iniziarono i rastrellamenti, il più grande sterminio di massa». Una storia tremenda, «la pagina più buia dell’umanità, che ogni anno abbiamo il dovere di ricordarla affinché questi eventi non accadano più. Purtroppo non stiamo vivendo un momento felice dal punto di vista internazionale. Le guerre sono intorno a noi e non riusciamo ad alzare una voce forte per il cessate il fuoco, per un negoziato di pace né per la guerra in Ucraina, né per quella in Medio Oriente, dove la giusta volontà di combattere una forza antiterroristica e antisemita come Hamas si sta ripercuotendo in maniera drammatica sul popolo civile e innocente palestinese. Questa giornata ci deve spingere a rilanciare una cultura di pace. Non possiamo rassegnarci alla guerra e all’odio che riemerge. Mai come oggi la pace e la democrazia nel mondo sono a rischio, perché non sono valori acquisiti per sempre, ma vanno salvaguardati giorno dopo giorno. E l’Europa, che dopo secoli è un luogo di pace, deve avere un ruolo decisivo per ristabilirla dove oggi non c’è».

A prendere la parola è stato anche Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale, che ha sottolineato: «La memoria è possibile solo se c’è conoscenza. Strumento fondamentale per cementare la comunità umana intorno a valori condivisi: pace, rispetto, accoglienza, incontro fra popoli». Perugini, ha ricordato come «La Germania ha voluto il Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa a qualche centinaia di metri dalla Porta di Brandeburgo, quindi nel cuore della città, così anche la nostra città, grazie al liceo Mengaroni, ha posizionato i fogli fossili, fra cui quello che annuncia l’esclusione degli ebrei dalle scuole, nella piazza principale di Pesaro. Questo significa assumersi la responsabilità della memoria». E ancora: «La memoria deve essere un ponte verso il futuro, un monito a non ripetere gli errori del passato, un invito a costruire un mondo più giusto e più umano. Fermate violenze e bombe in Palestina, in Ucraina, ovunque. Violenza e genocidi non possono essere giustificati neanche a chi ne è stato vittima. Oggi dimostriamo che la forza della vita e il potere delle parole sono la soluzione» ha concluso Perugini.

A spiegare com’è stata scelta la tematica del Giorno della Memoria 2024 è stata Camilla Murgia, assessore alla Crescita e alla Gentilezza: «Lo scorso anno scolastico, la primaria Gramsci di Villa Fastiggi ha chiesto la possibilità di realizzare un “Giardino dei Giusti” a Pesaro; progetto che stiamo portando avanti in sinergia con l’assessorato al Fare. Spinti da questa sollecitazione dei piccoli abbiamo costruito, insieme alle studentesse e agli studenti, il Giorno della Memoria, e il suo programma mai così articolato e ricco come nell’anno da Capitale italiana della cultura».

Il valore dei Giusti tra le nazioni guida una giornata, «Nel segno del dialogo e della speranza». I Giusti, per Murgia, «Stati capaci lavorare per la pace senza raccontarlo. Il loro ribellarsi alle ingiustizie ha scatenato le azioni di questi eroi romanici di cui oggi narriamo le vicende e a cui ci ispiriamo. Perché la costruzione di un mondo migliore passa per la creazione di una coscienza critica: unico strumento per far sì che la memoria sia impegno quotidiano. Come disse Gramsci, non bisogna essere indifferenti, “vivere vuol dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano”. Dobbiamo scegliere la parte giusta della storia. Non è facile, ci vuole coraggio. Pesaro parte da qui».

È stato poi il momento della Prefetta Emanuela Saveria Greco: «Ancora assistiamo alla persecuzione di popoli; cambiano i numeri, i nomi delle vittime, le modalità di persecuzione, i tipi di violenza perpetrata». Per questo, «Ricordare la Shoah è innanzitutto un atto di rispetto per tutte le vittime ebree» ha detto prima di citare «gli insigniti di oggi con la Medaglia d’onore. Ragazzi un po’ più grandi di voi (ha detto rivolgendosi alla platea di studentesse e studenti, ndr) ai quali sono stati sottratti anni della loro gioventù». Greco ha richiamato l’appello del Presidente della Repubblica Mattarella “a riconoscere lo stato palestinese, perché non si può negare ad un altro popolo, il diritto ad uno Stato” aggiungendo che, «ciò che possiamo fare è scegliere di fare il bene, anche solo rispettando chiunque incontriamo sulla nostra strada». La Prefetto ha citato la poetessa Ilse Weber e le sue ninne-nanne per tenere sereni i bambini dei campi di concentramento e ha evidenziato l’opera dei Giusti tra le nazioni, tematica del Giorno della Memoria 2024, «Persone comuni che di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono state capaci di fare una scelta», «Raccontare la loro storia è un modo per ricordare a ciascuno che si può intervenire in difesa di un diritto, che si può scegliere tra il bene e il male». Poi l’esortazione a «essere gentili con chi incontriamo e ad aiutare chi ha bisogno. Farlo darà un senso alla nostra vita e ci renderà profondamente diversi».

Comune di Pesaro

Lascia un commento