Al mare, in spiaggia, a volte è possibile trovare un misterioso essere marino custode di un piccolo segreto nascosto nel suo nome davvero sorprendente, il “borsellino della sirena”.
Passeggiando sulla battigia, infatti, potrebbe capitare di imbattersi in mucchietti di conchiglie, tronchi e rami trasportati dalla corrente come alghe, ossi di seppia e borsellini delle sirene. Il “borsellino della sirena” è una piccola sacca che, però, non ha nulla a che fare con le creature leggendarie acquatiche, ma sicuramente rappresenta uno scrigno prezioso di vita.
In inglese “mermaid’s purse”, ovvero “borsellino della sirena” è il nome dato alle sacche vuote. Queste, solitamente, contengono uova di alcune specie di squali e razze. La sacca è lunga circa 5 centimetri e alle sue estremità ha dei filamenti, utilizzati per ancorarsi agli scoglie o a rami di gorgonia. Il loro colore è bianco-giallo traslucido a nero, il colore e le dimensioni variano in base alle specie.
Nel nostro mare Adriatico, quello più comune è l’uovo di gattuccio boccanera anch’esso chiamato “borsellino della sirena” ed è l’involucro dell’uovo di uno squalo innocuo, tipico delle nostre acque. Ha una forma fusiforme, una consistenza rigida e un colore giallo trasparente con la presenza dei filamenti coriacei alle sue estremità utili all’ancoraggio su alghe e coralli. Averlo ancora è una grande fonte di ricchezza perchè rappresenta un buon indicatore della salute delle acque: se prolifica vuol dire che il mare è pulito e vi è un ambiente pelagico ricco di vita.
A cura di Rosalba Angiuli

