Le scelte fatte, al governo della Regione, dalla destra di Acquaroli e Fratelli d’Italia
dimostrano che i servizi pubblici, a partire dalla sanità, sono, per loro, un salvadanaio da
svuotare.
È notizia di pochi giorni fa la delibera della Giunta regionale delle Marche che taglia in via
definitiva le risorse destinate alle Aziende Sanitarie Territoriali (AST), al Torrette ed
all’INRCA.
L’importo dei tagli sfiora i 150 milioni di euro e rischia di mandare al collasso la sanità
pubblica marchigiana.
La strategia della destra è chiara: definanziare il Servizio Sanitario Nazionale e rendere
più appetibile la sanità privata.
Ma sono altrettanto chiari i risultati di questa strategia: rendere la salute una merce a
disposizione di chi può permettersi di pagare per accedere alle cure.
Gli stipendi troppo bassi ed il carovita che non si ferma spingono troppe persone a
rinunciare a curarsi: è un trend crescente che rischia di cancellare il diritto alla salute.
Ma la salute è un diritto di tutte e tutti ed il rilancio della sanità pubblica deve essere una
delle priorità del campo largo che ha il compito di costruire un’alternativa a questa destra.
Un’alternativa che faccia tesoro degli errori che il centrosinistra ha compiuto in passato,
quando ha governato, e che sono costati – e continuano a costare – sconfitte elettorali.
Ma anche un’alternativa che, giorno dopo giorno, diventa sempre più urgente e per cui
Sinistra Italiana è a disposizione.
Sinistra Italiana – Marche

