I segreti nascosti della cattedrale di Pesaro

La valorizzazione parte sempre dalla conoscenza. Il Duomo di Pesaro è il frutto di secoli e secoli di ricostruzioni successive, pensate quindi a quanti meravigliosi segreti potrebbero ancora celarsi al suo interno e quante meravigliose scoperte potrebbero poi rivelarci i DUE MOSAICI nascosti sotto all’attuale pavimentazione, soprattutto mi riferisco al mosaico inferiore del IV sec., che nessuno finora ha mai visto interamente, ma soltanto perché è ancora in gran parte ricoperto dal mosaico superiore! Il Duomo di Pesaro nasconde al suo interno 1.600 mq. di opere d’arte paleocristiane, tardoantiche e medioevali, considerate dallo stesso storico dell’arte Federico Zeri, fra le più belle e più importanti al mondo! Se veramente lo vogliamo, la città di Pesaro potrebbe diventare famosa come Aquileia, o Concordia Sagittaria, o Piazza Armerina, o Antakya, ma forse anche di più. Piano piano….goccia dopo goccia….metro dopo metro…potremmo liberare i mosaici del Duomo e diventare la CAPITALE MONDIALE DELLA CULTURA !!! FACCIAMO LA STORIA !!! LIBERIAMO I MOSAICI !!!

Nessuno ha approntato un progetto per un finanziamento europeo. È ora di farlo. Le imprese di archeologi che sono specializzate nello scavo archeologico di recupero dei mosaici ,sono selezionate dalla soprintendenza, per avere la certezza della buona esecuzione dei lavori. Il progetto di stacco del mosaico del VI- XII, non ha interferenza con le funzioni religiose quindi può essere anche a lunga scadenza. FACCIAMO LA STORIA !!! LIBERIAMO I MOSAICI DEL DUOMO DI PESARO !!! L’intervento proposto, di allargare soltanto i riquadri in vetro attuali all’interno del Duomo di Pesaro, non permetterà di visionare l’interezza del mosaico del VI sec. e purtroppo lascerà soprattutto sepolto quello sottostante del IV sec. Pesaro Capitale della Cultura 2024, merita invece un progetto migliore e soprattutto, lungimiranza. I cittadini dovrebbero essere coinvolti in decisioni così importanti per il futuro della città. Noi, del Comitato Pesaro Città d’Arte e Cultura abbiamo in mano il progetto che renderà Pesaro, la Capitale Internazionale della Cultura. Il nostro progetto prevede il distacco del mosaico superiore e la sua conseguente traslazione sul piano di calpestio attuale. Per il distacco si potranno utilizzare le consuete tecniche, cioè quelle che prevedono l’asportazione delle tessere unitamente agli strati di legante più prossimi al mosaico che verranno successivamente ricollocati su dei supporti di alluminio alveolare (leggerissimo, molto resistente e indeformabile, di dimensioni di circa 1 metro x 1 metro). Questo lavoro verrà eseguito a livello del piano interrato, iniziando dalla porzione delle due campate della navata di destra, già scavate alla fine degli anni novanta. Si procederà successivamente con lo scavo archeologico, metro, per metro, portando i pannelli al museo, all’interno del palazzo Lazzarini, permettendo così anche la visione da vicino del mosaico, senza quindi provocare alcuna interferenza con le funzioni religiose all’interno del duomo. Quando tutto il mosaico superiore sarà distaccato, verrà traslato sul pavimento attuale del duomo, si potranno così preparare e montare sopra di essi i cristalli antisfondamento e antisdrucciolevoli per proteggere entrambi i mosaici e permettere così la futura visone. In un mese si potrà terminare l’installazione del litostroto superiore sul piano di calpestio attuale, in tutte e tre le navate. Il mosaico superiore si potrà così sempre osservare, mentre per osservare il mosaico inferiore, si

dovrà scendere comodamente nell’interrato tramite degli appositi ascensori, dato che con la traslazione del mosaico superiore, l’interrato diventerà usufruibile e visitabile e il mosaico inferiore diventerà così perfettamente visibile, grazie proprio al recupero di circa 70 cm di altezza, che porterà al raggiungimento di un’altezza totale di circa due metri. Noi del Comitato Pesaro Città d’Arte e Cultura, stiamo attualmente lavorando per rendere finalmente consapevoli tutte le istituzioni, tra cui anche quelle ecclesiastiche. Anche l’Arcivescovo della chiesa di Pesaro, don Sandro Salvucci, sembrerebbe sensibile a questo tema. I costi per gli scavi archeologici di questo genere sono ben noti. Le lastre di vetro di sicurezza, calpestabili, hanno raggiunto una tecnologia di altissima qualità e sono ormai state ben sperimentate. Le foto pubblicate sono da considerare soltanto come riferimento, dato che mostrano un esempio di come un privato sia riuscito a valorizzare e a rendere visibili gli antichi mosaici negli interni della Locanda del Cardinale, un ristorante situato nel centro storico di Assisi, a 200 metri dalla Basilica di Santa Chiara e a 100 metri dalla piazza del Comune. L’ambiente elegante è stato ricavato all’interno di un antico insediamento di epoca romana risalente al 75 a.C. di cui si conservano vari reperti e dove anche in questo caso sono state applicate delle lastre di cristallo per permettere la fruibilità dei mosaici sottostanti. Tiriamo fuori i MOSAICI dalla nostra cassaforte !!!

Italo Campagnoli 

portavoce della lista civica aperta VIENI OLTRE

Lascia un commento