“C’è intorno al sistema imprenditoriale un clima di grande attenzione e, d’altro canto, c’è un apparato pubblico che sembra guardare con molto interesse alle iniziative private: ci siamo messi alle spalle una pandemia pesante, per i risvolti sociali ed economici gravissimi, solo grazie a una solida, convinta ed efficace collaborazione tra pubblico e privato, alla quale anche la nostra Associazione ha contribuito. Ora quel patto va rafforzato, sia a livello locale che nazionale, abbiamo bisogno che ci si posizioni dalla stessa parte se vogliamo far fronte a un Paese appesantito dal debito pubblico e che rende disponibili poche risorse per la nuova manovra di bilancio, ed a un Pil che torna a crescere solo dello ‘zerovirgola’, alla necessità di riforme strutturali e di una transizione ecologica possibile. Tutto questo all’interno di nuovi conflitti che si sono riaccesi su scenari che sono distanti da noi solo sulla carta”. Così la presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Alessandra Baronciani, alla vigilia dell’assemblea pubblica in programma mercoledì alle ore 16.30 nella Sala del Trono del Palazzo Ducale di Urbino.
“La nostra impresa tra pubblico e privato: binomio possibile” è il tema scelto per quest’anno e che, secondo Baronciani, “impatta sui nuovi progetti del PNRR, perché si traducano in lavoro, occupazione, formazione e sviluppo economico”. L’assemblea sarà aperta dagli interventi del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, e del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sarà intervistato dal giornalista RAI Marco Carrara, mentre le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Nel corso dell’evento, l’Università “Carlo Bo” di Urbino assegnerà il Sigillo d’Ateneo all’imprenditore Vittorio Livi, fondatore e presidente di Fiam. Al Palazzo Ducale riceveranno il premio anche Ifi di Tavullia, Sapil e Vitemper di Pesaro per i 60 anni di iscrizione all’Associazione; Fida di Montefelcino, Domingo Salotti di Pesaro, Nuova Vitali Cucine di Mombaroccio e Schnell di Colli al Metauro per i 50 anni di iscrizione; Former In di Gallo di Petriano per i 40 anni; Baseart di Pesaro, Compac di Canavaccio, Fonderie Officine Marchigiane di Apecchio, Isopak Adriatica di Pesaro, Nuova Tcm di Gradara, Sider Rottami Adriatica di Pesaro per i 35 anni di iscrizione; Emmedue di Fano, Euro Design di Urbino, Di.Bi. Porte Blindate di Fano, Montefeltro Foraggi di Sassocorvaro e TIM per i 25 anni di iscrizione.
Confindustria Pesaro Urbino
