“Io sono Riceci”, Italia Nostra dà il patrocinio all’opera video che difende il paesaggio di Raffaello
Gli storici dell’arte, la società civile e figure di grande rilevo come Monsignor Sandro Salvucci chiedono a gran voce la cancellazione del progetto distruttivo della maxi discarica. Le figure istituzionali non siano indifferenti, ma operino secondo le loro funzioni per scrivere la parola fine in fondo alla concezione di un proposito palesemente sbagliato, ormai simbolo di come cattiva impresa e cattiva politica possano porsi contro il nostro patrimonio di cultura, bellezza e memoria.
Pesaro, 11 ottobre 2021
Italia NostraOnlus, associazione italiana per la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali stimata in tutto il mondo, fondata nel 1955, con sede a Roma, ha deciso di patrocinare e diffondere l’opera video “Io sono Riceci” di Roberto Malini e Fabio Patronelli, quale simbolo del paesaggio italiano di pregio storico e naturalistico messo a rischio da progetti sbagliati. Poche ore dopo che Italia Nostra diffondeva nei social l’opera, gli autori e la società civile della provincia di Pesaro e Urbino ricevevano decine di messaggi da parte di cittadini che, da tutte le regioni italiane, chiedevano informazioni sulla località e sul progetto che grava ancora su di essa, come una spaventosa spada di Damocle: una mega discarica da cinque milioni di metri cubi di rifiuti.
Riceci, località amena nel comune di Petriano, è un angolo del paesaggio di Urbino che rappresenta perfettamente lo spirito del locale Rinascimento, che trova in Raffaello la sua figura simbolo. Ritroviamo i dolci declivi della zona in opere del maestro come “Le tre Grazie”, da lui dipinto all’età di 21 anni, conservato presso il Museo di Condé di Chantilly, in Francia. Risulta evidente come il sito debba al più presto essere preservato per la generazioni future tramite le Dichiarazione di notevole interesse pubblico (“vincolo paesaggistico”, riferimenti normativi: artt. 136-142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.). La richiesta della Dichiarazione di notevole interesse pubblico è un atto di attenzione ai beni culturali che deve essere formalizzato da enti comunali, provinciali o Soprintendenze alla Regione.
La Regione, per emanarla, deve ricevere una proposta dalla commissione provinciale o dal Segretario regionale. Fondamentale è la proposta della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio competente per territorio. La dichiarazione detta la specifica disciplina intesa ad evitare la corruzione dei valori espressi dal territorio considerato.
I comitati che si stanno impegnando per evitare il progetto della maxi discarica a Riceci aspettano che gli enti citati svolgano la loro funzione, che è parte del loro mandato e compiano il loro dovere, che è sempre l’interesse pubblico. L’arcivescovo Sandro Salvucci ha espresso con parole chiare quello che i principali storici dell’arte ed esperti di ambiente e paesaggio hanno affermato perentoriamente: impianti invasivi e perniciosi come quello ipotizzato per Riceci non devono proprio essere fatti. La norma che permetterebbe di bloccarlo subito esiste già ed è legata alla distanza del sito inferiore ai duemila metri dall’abitato. Ma si deve fare molto di più: tutelare il sito a tempo indefinito e valorizzarlo con investimenti pubblici.
Guarda il video sostenuto da Italia Nostra:
Roberto Malini
difensore dei diritti umani,
dell’ambiente e dei beni culturali.
Premio Rotondi 2018.
Comitato “Pesaro città d’arte e cultura”
Comitati a difesa di Riceci
EveryOne Group
