E’ una sera del 1965. Seduti al Bar Italia, nella popolare Piazzetta delle Poveracce, Saura Stianti e Giovanni Santolini, nipoti di pescivendoli da più generazioni, decidono di aprire un piccolo ristorante di qualità. Avrà sede in una casetta ottocentesca di Via Santa Chiara, a due passi dall’Arco d’Augusto, e si chiamerà “Dallo Zio”, che è poi il soprannome di Giovanni. Per un quarto di secolo Saura si occuperà personalmente della cucina del ristorante che servirà pesce freschissimo, cucinato secondo la più genuina tradizione romagnola. Il locale sarà frequentato e apprezzato sia dagli intenditori riminesi che dai numerosi personaggi ospiti della riviera, da Michelangelo Antonioni a Gino Paoli, da Lucio Battisti a Beppe Grillo, da Riccardo Muti a Rossella Falk. E prenotava un tavolo a pianterreno anche il maestro Federico Fellini che gli permetteva di sbirciare dalla finestra l’Arco d’Augusto.
MASSIMO MAGI
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