
Lo storico gruppo del rock italiano dei Nomadi, formazione guidata dal cantante Augusto Daolio, ha portato al successo canzoni come Noi non ci saremo e Dio è morto, entrambe scritte da Francesco Guccini, che proponevano temi di rottura nell’orizzonte generalmente disimpegnato della musica di consumo degli anni Sessanta e Settanta. Venerdì 9 giugno a Villa Mussolini di Riccione è stata inaugurata la mostra AUGUSTO DAOLIO. UNO SGUARDO LIBERO. L’esposizione, attraverso un’importante quantità di materiali, in buona parte inediti, messi a disposizione dalla compagna Rosanna Fantuzzi, dedicata al celebre cantante dei Nomadi, restituisce non solo l’immagine di Daolio come grande musicista, ma anche come scrittore, artista, uomo della sua terra, amante dei viaggi e della natura.
MASSIMO MAGI
