
Dal 9 all’11 giugno, nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini il convegno internazionale promosso dalla Fondazione Rossini
Nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini dal 9 all’11 giugno, il convegno internazionale promosso dalla Fondazione Rossini Una generazione perduta? L’opera italiana tra 1790 e 1815.
Era il 1823 e nella Vita di Rossini Stendhal scriveva la storia dell’«interregno», ossia la storia dell’opera italiana prima dell’avvento del Pesarese. Non poteva che essere la Fondazione Rossini, duecento anni dopo, a rilanciare il tema e a dedicare un appuntamento di respiro internazionale a quel periodo per molti versi ancora oscuro tra Sette e Ottocento. Sono gli anni tra la Rivoluzione francese e Waterloo: venticinque anni di guerra in tutta Europa in cui gli uomini videro la loro esistenza stravolta dalla Storia; tra di loro molti musicisti che sono oggi ignorati. Ma proprio in quel periodo sarebbe nata la coscienza risorgimentale italiana e, per ciò che concerne l’opera, un repertorio che da Rossini a Puccini inonda ancora oggi i palcoscenici.
L’iniziativa del prossimo giugno fa seguito al grande convegno rossiniano che nel 2017 anticipava i 150 anni della morte del compositore e oggi si pone perfettamente nel percorso verso Pesaro Capitale italiana della cultura 2024.
Un comitato scientifico appositamente costituito ha invitato diciotto studiosi dagli atenei e centri di ricerca più prestigiosi del mondo: da Oxford a Lipsia a Roma a Yale a Friburgo a Toronto e, naturalmente, Pesaro.
Studiosi e appassionati che vogliono partecipare al convegno possono registrarsi presso la Fondazione Rossini entro il 4 giugno. La partecipazione prevede una quota di €30,00, comprendente le pause caffè (la partecipazione è gratuita per studenti e dottorandi), info rossini2023@fondazionerossini.org
Previa richiesta, sarà possibile ritirare l’attestato di partecipazione.
La Fondazione pubblicherà gli atti, sulla scia dei volumi che hanno fatto seguito ai convegni rossiniani del 1992 (Gioachino Rossini. Il testo e la scena) e del 2017 (Gioachino Rossini. La musica e il mondo), ormai strumenti imprescindibili del panorama musicologico.
L’evento è promosso dalla Fondazione Rossini, con il sostegno dei suoi partner pubblici e privati, sotto l’egida di CROI (Centri di Ricerca sull’Opera Italiana); con la partecipazione della Fondazione Bellini-Centro Studi Belliniani di Catania e del Centro studi donizettiani della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo.
Comitato scientifico
Daniele Carnini (Fondazione Rossini), Fabrizio Della Seta (Università di Pavia-Cremona)
Paolo Fabbri (Università di Ferrara), Ilaria Narici (Fondazione Rossini)
Emanuele Senici (Università di Roma La Sapienza)
Relatori
Barbara Babić (Universität Leipzig), Marco Beghelli (Università di Bologna),
Michael Broers (University of Oxford), Andrea Chegai (Università di Roma La Sapienza),
Maria Rosa De Luca (Università di Catania). Eleonora Di Cintio (Università di Roma La Sapienza)
Katherine Hambridge (University of Durham), Ellen Lockhart (University of Toronto)
Andrea Malnati (Fondazione Rossini), Candida Mantica (Università di Pavia-Cremona)
Lorenzo Mattei (Università di Bari), Alessandra Palidda (Oxford Brookes University)
Jessica Peritz (Yale University), Paolo Russo (Università di Parma)
Susan Rutherford (University of Cambridge), Emilio Sala (Università di Milano)
Alice Tavilla (Università di Pavia-Cremona), Luca Zoppelli (Université de Fribourg)
Info e contatti
Biblioteca della Fondazione Rossini
Palazzo Montani Antaldi – Via Passeri, 72 – 61121 Pesaro
+39 0721 33818/30053
rossini2023@fondazionerossini.org
www.fondazionerossini.org
Comune di Pesaro
