
Domenica 26 marzo, saremo di nuovo davanti alla Prefettura, in piazza del Popolo a Pesaro, perche’ a un mese dalla strage di Cutro si continua a morire in mare e nulla e’ cambiato nelle politiche di gestione dei flussi migratori.
Dopo il presidio del 12 marzo, abbiamo deciso di tornare in piazza, rispondendo all’appello della rete 26 febbraio, per ricordare, a un mese di distanza, le vittime della strage di Cutro e con loro tutte le vittime delle politiche italiane ed europee che riteniamo assolutamente inadeguate a rispondere a un fenomeno complesso come quello delle migrazioni e delle emergenze umanitarie causate da guerre e diseguaglianze globali di cui siamo corresponsabili oltre che testimoni.
Ci saremo domenica e ci saremo il 26 di ogni mese fino a quando Italia ed Europa non avvieranno politiche adeguate alla complessità del fenomeno migratorio.
Ci saremo fino a quando non saranno evacuati i campi di detenzione in Turchia come in Libia.
Fino a quando l’Europa non metterà in mare un’adeguata missione di soccorso istituzionale.
Fino a quando le navi delle ONG non saranno messe in condizione di operare senza ostacoli e criminalizzazione.
Non siamo e non restiamo indifferenti.
Non siamo e non saremo mai complici.
Rete 26 febbraio – Pesaro Urbino
