
Marche sempre lontane dalle primissime posizioni della classifica sulla Qualità della vita nelle province, secondo l’indagine annuale stilata dal Sole 24Ore che incorona Bologna (590,3 punti), Bolzano e Firenze.
Non muta la classifica regionale del ‘benessere’ in provincia: Pesaro Urbino (25/a in classifica; 548,6 punti) guida la qualità della vita marchigiana e spicca il fatto che abbia scalato ben 31 posizioni rispetto all’anno precedente, precedendo Ancona (28/a; 546,3) che pure risulta in salita di due posizioni.
Più giù in classifica Ascoli Piceno (42/a, -7 posizioni; 529,1 punti), Macerata (59/a, -8 posizioni e 503,7) e Fermo (73/a, -4 posizioni e 477,1 punti). I dati più positivi nel Pesarese, secondo la classifica del Sole 24Ore, riguardano la mortalità negli incidenti stradali (2/a in classifica con 0,2 ogni 10mila abitanti rispetto a una media di 0,7), 11/o posto per piste ciclabili, 14/a posizione per giustizia e sicurezza (+13 posti), 12/a per indice di criminalità/delitti denunciati.
Peggiore performance (107/a per imprenditorialità giovanile sulle imprese registrate secondo dati Infocamere).
Bene Ancona per laureati (5/a), e voci relative a demografia e società, giustizia e sicurezza (entrambe 14/a). Note negative per le cessazioni d’impresa (104/a, 5 ogni 100 imprese secondo Infocamere). Ascoli Piceno primeggia in positivo per le estorsioni (1/a) con 5,4 ogni 100mila abitanti nel 2021 (14,7 della media Italia). La peggiore performance per il Piceno è sui casi Covid (107/a) con 346,3 ogni mille abitanti (110,5 la media). Macerata e Fermo condividono il primato per illuminazione pubblica sostenibile; il Maceratese è quasi fondo classifica per l’inflazione su beni alimentari e analcolici (105/a) e il Fermano pecca per reddito medio pensioni di vecchiaia (16.206 euro annui contro la media 19.406). (ANSA).
