
Da Life Delfi all’obiettivo europeo 30×30 passando per la blue economy
Legambiente: “Occorre un cambio di passo nella tutela della biodiversità, in Italia è necessario istituire nuove aree marine protette già approvate dalle legge ma rimaste solo sulla carta”
I buoni esempi da cui partire esistono già, ad esempio il progetto europeo Life Delfi sta lavorando alla tutela dei delfini e alla salvaguardia dell’economia della pesca professionale proponendo nuove tecnologie e sistemi alternativi
L’obiettivo europeo 30×30 è alle porte e cosa sta facendo l’Italia per raggiungerlo? Cosa vuol dire? Che l’Europa ha fissato al 2030 il termine per riuscire a rendere protette almeno il 30% delle aree a terra e a mare. È per fare il punto su questo tema che oggi pomeriggio, 4 agosto, alle 17.30 alla Mole Antonelliana di Ancona presso la Sala Boxe (banchina Giovanni da Chio 28) si terrà un incontro pubblico e a seguire una tavola rotonda dal titolo “Verso la Blue Economy per la transizione ecologica”, organizzato da Legambiente nell’ambito della tappa marchigiana di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente giunta alla 36esima edizione, che ha come partner principali ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, partner AIPE, media partner La Nuova Ecologia,.
Legambiente, oltre che affrontare il tema della blue economy, si confronterà sulle buone pratiche di cittadinanza attiva e sugli strumenti da utilizzare per la salvaguardia della biodiversità degli ambienti marini e della conservazione delle specie a rischio. A testimonianza dell’impegno di Legambiente sulla tutela di habitat e specie a rischio sono in corso diversi progetti tra cui Life Delfi, cofinanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea, che riunisce, insieme a Legambiente, enti di ricerca come CNR-IRBIM, coordinatore del progetto, le università di Siena e Padova, quattro aree marine protette, un’associazione ambientalista in Sicilia e un istituto di ricerca in Croazia. Tutti nell’intento comune di sviluppare soluzioni e modelli di gestione sostenibili delle interazioni fra delfini e mondo della pesca. Quest’anno la Goletta Verde si è trasformata in una vera e propria Goletta dei Delfini con l’obiettivo di tutelare i cetacei e di sensibilizzare pescatori, amministrazioni e cittadini sugli strumenti che possiamo mettere in campo per conservare la nostra preziosa biodiversità marina.
Al tavolo siederanno donne e uomini del mondo accademico-scientifico, dell’ambientalismo, della pesca e delle istituzioni del territorio che discuteranno di blue economy, un modello di economia che coniuga l’uso delle risorse marine con la sostenibilità ambientale, si parlerà all’evento organizzato in collaborazione con Legambiente Marche a cui prenderanno parte diverse personalità del mondo dell’ambientalismo, del mondo accademico, scientifico e delle amministrazioni locali.
“Come per l’Italia, anche per le Marche è arrivato il momento di scegliere un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto delle peculiarità del mare e delle specie a rischio – afferma Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde e dell’Ufficio Aree marine protette e biodiversità di Legambiente. La protezione degli ecosistemi marini e la conservazione delle specie passa dall’istituzione di aree marine protette, che potrebbero portare benefici socio-economici alle comunità locali. Per darne un segno tangibile potremmo citare il progetto Life Delfi con cui stiamo coinvolgendo il mondo della pesca professionale per far sì che vengano diffusi e utilizzati strumentazioni di nuova generazione e a basso impatto ambientale al fine di ridurre il fenomeno delle catture accessorie. Un doppio danno: per i delfini e mammiferi marini che, impigliati nelle reti, ne restano vittime e per i pescatori che subiscono perdite economiche a seguito di danni alle attrezzature e sospensione delle attività”.
“La tutela della biodiversità è un impegno che deve coinvolgere tutti, per centrare l’obiettivo della salvaguardia del 30% del territorio, a mare e a terra, entro il 2030 come ci chiede l’Europa occorre essere lungimiranti perché la risorsa mare è limitata, soprattutto in un hotspot sotto pressione dal cambiamento climatico e dalle attività antropiche come l’Adriatico – dichiara Marco Ciarulli presidente Legambiente Marche. Quindi il primo step è l’istituzione delle aree marine protette come quella del Conero e del Piceno, già previste dalla legge ma non ancora realizzate. In particolare nelle Marche è necessario un veloce cambio di marcia per quanto riguarda la protezione e la salvaguardia degli ecosistemi marini, infatti qui purtroppo siamo ancora all’anno zero: 0% di superfice marina protetta”.
Il programma del 4 agosto – Goletta Verde nelle Marche
Giovedì 4 agosto
Ore 17:30 | Mole Vanvitelliana, Sala Boxe, banchina Giovanni da Chio 28
Verso la Blue Economy per la transizione ecologica
Intervengono:
1° parte: Dal Life DELFI all’obiettivo 30%. Tutela della biodiversità, aree marine protette e blue economy
– Federica Barbera, Portavoce Goletta Verde di Legambiente
– Marco Ciarulli, Presidente Legambiente Marche
– Alessandro Lucchetti, CNR IRBIM
2° parte: Il contrasto al marine litter per la tutela del mare
– Rosalia Cipolletta, Presidente Legambiente Pesaro
– Anna Sabbatini, UNIVPM
– Simone Cecchettini, Lega Coop
Tavola Rotonda
– Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente
– Francesco Regoli, UNIVPM, direttore dipartimento scienze della vita e dell’ambiente
– Michele Polenta, Ass. Ambiente Comune Ancona
– Stefano Aguzzi, Ass. Ambiente Regione Marche
Dalle 18 alle 20 | a bordo di Goletta Verde, porto antico di Ancona
Laboratori didattici: “Delfi Lab – La specie, i comportamenti e le minacce: impariamo come proteggere i delfini e il nostro mare”
Ufficio Stampa Goletta Verde 2022
