

Saranno Fabrizio Bentvoglio, Giulia Bellucci e Francesco Montanari i protagonisti dell’edizione 2022 del Fossombrone Teatro Festval, promosso e realizzato da Opera con il sostegno della Fondazione Monte di Pietà di Fossombrone: tre recital contraddistnte, come nella tradizione, dalla contaminazione tra parole e musica. L’evento festeggia quest’anno la diciannovesima edizione: “Dopo due anni di pandemia, complessi e difficili per tutti, torniamo in piazza, torniamo a teatro. C’è soddisfazione e anche emozione per il ritorno alla vita di questo progeto culturale che fin dalla prima edizione ha messo al centro la qualità e non la quanttà – ha spiegato Lorenzo Fiorelli –.

Sappiamo quanto i forsempronesi e il territorio tuto tengano allaoramai tradizione estva del Fossombrone Teatro Festval, interrota bruscamente negli ultmi due annidalla pandemia. Non abbiamo dubbi quindi sulla risposta del pubblico alle proposte artstche di questa edizione, scelte come sempre e affidate alla qualità”. Si partedomenica 10 luglio con Fabrizio Bentvoglio in “Lettura Clandestna. La solitudine del satiro” di Ennio Flaiano. Oltre all’attore, che ha ideato e curato lo spetacolo, sarà presente sul palco Ferruccio Spinet al contrabbasso. Il recital restituisce alcuni tra gli innumerevoli artcoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti dall’autore milanese con il contrappunto musicale di Ferruccio Spinet per raccontarne e tramandare ai posteri la fgura di un uomo che, come pochi altri, ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è. Il secondo appuntamento è per mercoledì 27 luglio con lo spetacolo-concerto“GHITA, storia della fornarina”, con Giulia Bellucci per la regia di Giacomo Ferraù. Prodoto da Eco di Fondo, con il sostegno di Amat e del comune di Urbino, vedrà il ritorno nelle sue terre d’origine dell’atrice forsempronese. La notte tra il 6 ed il 7 aprile di 500 anni fa, il mondo perdeva il divino pittore Rafaello. Accanto a lui, però, non vi è traccia di quella che, nella sua biografa o forse nella realtà, è stato il più grande amore: Margherita Lut, nota al grande pubblico come la Fornarina. Sarà proprio lei, la sua storia, a regalarci uno sguardo più umano del divino pittore. A chiudere l’edizione 2022 sarà Francesco Montanari, giovedì 11 agosto, con il recital “Processo a Shylock”, ideato e diretto da Elena Marazzita. L’artsta romano sarà accompagnato da Paolo Recchia al saxsoprano e da Massimo Moriconi al basso eletrico. “Tre autentci talenti del teatro italiano, per un cartellone che rappresenta un eccellente punto di equilibrio tra classico e moderno – ha sottolineato Fiorelli – e che ci consente di tenere vivo il nostro desiderio: confermare il Fossombrone Teatro Festival come un evento vivace e interessante nel quale ritrovarsi, uno spazio condiviso dove interpreti, registi, autori e pubblico si possano sentre a loro agio in una splendida cornice”.“La cooperatva Opera riprende la produzione del FTF con grande entusiasmo dopo la pausa dovuta alla pandemia – ha dichiarato Mario Rosati, vicepresidente di Opera, responsabile area cultura e turismo -.Siamo felici di proporre una programmazione di grande valore, capace di comprendere spetacoli diversi ma all’insegna della qualità più alta e della capacità di creare stimoli e interesse. Il nostro impegno, come al solito, è stato volto ad esaltare lo sforzo della Fondazione, come soggetto promotore e sostenitore della manifestazione, e a offrire serate dalla grande valenza culturale ai cittadini, adempiendo così alla nostra missione e al nostro attaccamento al territorio. Ringraziamo pertanto la Fondazione in primis e tutti i soggetti che hanno permesso e facilitato l’organizzazione, come l’Amministrazione comunale, con l’augurio che questa straordinaria tradizione possa ora continuare e regalare ancora bellissimi momenti e incontri artistici d’eccezione”. “Mi preme sotolineare infne – ha concluso Fiorelli – che la manifestazione di quest’anno si colloca nell’ambito delle celebrazioni del 530^ dell’isttuzione a Fossombrone dell’antico Monte di Pietà, poi divenuto Monte di Credito su Pegno, avvenuta nel 1492, di cui la Fondazione Monte di Pietà di Fossombrone è la naturale contnuazione. A questo proposito abbiamo realizzato anche un logo celebratvo del 530° anniversario, che riprende il nostro logo già rivisitato in precedenza, fissando così le due date storiche, ovvero il 1492, anno di Fondazione, e 1507, quello del primo “statuto” redatto e approvato da parte del Duca di Urbino Guidobaldo I”. Com’è tradizione, si svolgeranno nella suggestva cornice dell’Esedra di Piazza Mazzini, “un piccolo gioiello all’interno del centro storico di Fossombrone”, con inizio alle 21.30 e con ingresso gratuito.
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