
Un anno fa Apriti Pesaro con una conferenza pubblica cercò di richiamare l’attenzione sulla strategia europea Next Generation EU e il conseguente piano di ripresa e resilienza. Il PNRR, la risposta a due anni di Pandemia e alle conseguenze economico-sociali da essa provocate. Finiva la stagione dell’ austerità e si metteva mano al rilancio. Non un rilancio qualsiasi. Si diceva: non solo dobbiamo tornare a crescere ma dobbiamo fare in modo che questa crescita ci trasformi in meglio secondo sei assi strategici ( Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Rivoluzione verde e transizione ecologica. Infrastrutture per una mobilità sostenibile. Istruzione e Ricerca. Inclusione e Coesione. Salute.) Un programma da far tremare le vene ai polsi sulla cui effettiva possibilità di realizzazione molti avanzavano già dei dubbi. La domanda era ed è una volta fatti i bandi da parte dei ministeri, una volta distribuita quell’enorme massa di denaro li vedremo i cantieri? Riusciremo a gestirli? Abbiamo le strutture amministrative adatte a gestirli? Abbiamo le imprese? I prezzi che erano stati definiti nei progetti sono ancora realistici stante la crescita della inflazione? Per non dire dei contenuti. Due esempi macroscopici. La transizione digitale e la copertura delle aree fuori mercato è affidato a migliaia di comuni piccoli e piccolissimi e altrettante migliaia di operatori, riusciremo a fare qualcosa e a farlo in tempo? Sulla transizione ambientale/ energetica è piombata la guerra, c’è il rischio di rimangiarsi tutti i buoni propositi pur di rispondere al deficit di forniture dalla Russia proprio mentre il cambiamento climatico accelera i suoi effetti disastrosi. Non stiamo parlando di cose generiche, parliamo dei nostri territori. Ecco che fare il punto della situazione non è solo uno scrupolo dovuto per ogni progetto importante ma una necessità impellente. Apriti Pesaro vuole contribuire a questa necessità. Il 6 luglio alle ore 16.30 presso la sala del Consiglio Comunale di Pesaro Nicola Giannelli , Marco Zecchinelli e Pietro Marcolini riprenderanno il filo del discorso fatto lo scorso anno e Riccardo Pozzi, Massimo Seri, Maurizio Gambini e Stefano Aguzzi ci porteranno le loro testimonianze concrete.
Oriano Giovanelli
