E’ piaciuto a tutti il concerto del duo Mercelli-Bavaj

E’ piaciuto a tutti il concerto del duo Mercelli-Bavaj

E’ piaciuto a tutti il concerto del duo formato dal flautista Massimo Mercelli e dal pianista Lorenzo Bavaj, protagonisti del terzo appuntamento della stagione dell’Ente Concerti di Pesaro, il 6 dicembre scorso.
Suggestivo il programma scelto che ha presentato in anteprima la ‘Sonata in si minore BWV 1030’ di Johann Sebastian Bach (1685-1750) che appartiene al periodo trascorso dal compositore tedesco presso la corte di Leopoldo, principe di Anhalt-Köthen con l’incarico di maestro di cappella (dicembre 1717 – aprile 1723).
Delle nove composizioni per flauto (scritte probabilmente per il primo flautista di corte Johann Heinrich Freytag), la Sonata è quella più ricca di idee musicali: se, infatti, il primo tempo (Andante) è un’ampia elaborazione concertante con ornamenti e imitazioni, il secondo tempo (Largo e dolce) riserva al flauto un esteso spazio melodico, mentre il terzo (Presto) conclude in un dialogo serrato dei due strumenti e in un finale virtuosistico.

Per quanto attiene a ‘Syrinx’, composizione di Claude Debussy (1862-1918), una delle più celebri in assoluto benché duri soltanto tre minuti, le note di sala redatte da Marta Mancini (presidente dell’Ente Concerti) ci informano che con molta probabilità la nascita di questo celebre assolo è collegata alla richiesta fatta al compositore francese dall’amico Gabriel Mourey (storico dell’arte e scrittore) di comporre le musiche per il suo lavoro ‘Psyché’.
Scritto per il flautista Louis-Francois Fleury (1913) questo breve brano – intitolato in un primo momento ‘La Flûte de Pan’ ed ispirato all’amore del dio Pan per la ninfa Syrinx – testimonia ancora una volta, dopo il ‘Prélude à l’après-mìdi d’un faune’ di cui sembra evocare le atmosfere, il grande fascino esercitato dallo strumento su Debussy.

Il programma è proseguito con opere di autori più recenti:
-la ‘Sonata per flauto e pianoforte’ di Francis Poulenc (1899-1963) scritta tra il 1956 e il 1957, contemporanea all’opera ‘ I dialoghi delle carmelitane’ con cui condivide diverse affinità armoniche;
-‘Three Pieces from Schindler’s list’ di John Williams (1932), autore della colonna sonora del film prodotto e diretto da Steven Splielberg (1993) che ha vinto prestigiosi premi tra cui l’Academic, il Bafta e il Grammy Award;
-la ‘Fantasia pastorale ungherese’ op 26 di Franz Doppler (1821-1883), direttore dell’Opera di Budapest e del Balletto della Corte dell’Opera di Vienna, che evidenzia pienamente le risorse tecniche ed espressive del flauto: dalla dinamica iniziale molto andante e calma procede con elementi espressivi e sempre più animati fino ad una vorticosa cadenza che conclude accelerando in Allegro.
Poteva mancare al programma Astor Piazzolla (1921-1992) di cui quest’anno si celebrano trent’anni della morte? La scelta è caduta su alcuni brani de ‘Histoire du tango’ (1986), il genere musicale di cui ha rinnovato la tradizione con una scrittura personalissima, raffinata, piena di dissonanze ed improvvisazioni.
Tra gli applausi, numerosi e prolungati, la serata è terminata con la ‘Suite per orchestra di varietà’ di Dmitrij Šostakovič (1906- 1975) più comunemente conosciuta come ‘Valzer n. 2’ e reso celebre dalla colonna sonora del film ‘Eyes Wide Shut’ di Stanley Kubrick, utilizzata dal 2008 come colonna sonora ufficiale del ‘Giffoni Film Festival’.

I due solisti della serata, Mercelli e Bavaj, di notevole caratura internazionale, sono accomunati da un sodalizio artistico e personale lungo un trentennio che li ha visti esibirsi in importanti concerti e festival in Italia e all’estero. La carriera di Mercelli è segnata da un profondo interesse per la musica contemporanea che lo ha portato a collaborare attivamente con alcuni tra più importanti compositori del Novecento tra cui Michael Nyman, Philip Glass, Giovanni Sollima, Krzysztof Penderecki.
Lorenzo Bavaj – già docente al Conservatorio ‘Verdi’ di Milano e ‘Rossini’ di Pesaro – da oltre trent’anni suona in duo con il tenore catalano José Carreras con cui si è esibito in importanti teatri e festival in tutto il mondo ottenendo lusinghieri successi di pubblico e di critica.

Paola Cecchini

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