
Ho appena letto la sentenza del TAR Marche che respinge il ricorso per il mancato equilibrio di genere nella giunta Acquaroli.
Mi duole constatare che il collegio giudicante era formato solo da uomini e, pertanto, la sentenza mi sorprende meno…
Vorrei ribadire che l’art. 3 dello statuto impegna la Regione a “garantire condizioni di effettiva parità” e certamente non è ciò che è stato fatto nella composizione della giunta il cui equilibrio è esclusivamente politico e ciò si evince anche dalla distribuzione di nomine ed incarichi di questi giorni.
Sottolineo che il ricorso presentato da me unitamente ad altre 60 persone ha avuto il gradimento e il sostegno – inevitabilmente esterno – di donne e uomini che appartengono alla maggioranza di governo della Regione.
Ricordo che, pochi giorni fa e davanti allo stesso Tribunale è stata transata la causa contro il Comune di Civitanova Marche, sempre per il mancato equilibrio di genere, il quale non solo ha nominato un’assessora sostituendo un uomo della giunta ma ha anche pagato tutte le spese legali e dovuto dimostrare di aver realizzato attività sulle tematiche di genere così come richiesto dalla sottoscritta.
Evidentemente, nella nostra Regione, le diverse amministrazioni pubbliche vengono trattate con modalità differenti, anche in questo caso potremmo parlare di discriminazione o diversa gestione del potere.
Paola Petrucci, Consigliera di Parità per la Regione Marche
