
Il primo di maggio
Mi fu così caro
Perché mi restituiva mio babbo
Mia madre
Anche le nonne quel giorno
Un vestito di fiori
Un anello di giorni alla vita
E si sposava una via d’uscita
Il Monte Nerone drizzava le antenne
Il Catria spingeva il vento fra le corde
Dell’anima
Un’altalena
Il Petrano rispondeva ci sono
Passami a trovare
E di lontano brillava il mare
Se poi si andava in Carpegna
Alla cantoniera
O a quei passi che tanto piacevano
A chi c’era
A chi tante volte è passato
E ritorna
Fra queste mie parole come su
Quel prato
A fare capriole
Poi fu il mio amato
Che mi faceva battere il cuore
Un pallone fra i rovi dei primi fiori di more
I papaveri che facevano i pagliacci dai fossi
Come se il tempo fosse quel venditore…
Certo che il senso lo colsi
Quando per vivere incominciai a lavorare
Con la speranza di non finire
O forse sì
Di ricominciare
Laura Arual
