Sinistra Italiana si unisce alla protesta dei familiari dei detenuti a cui da mesi non sono concesse visite nel carcere di Villa Fastiggi.
Segnaliamo inoltre al garante regionale dei diritti della persona, Giulianelli, che i colloqui, come dicono le persone intervistate, i carcerati li vogliono fare con i propri familiari, non con lui, quindi più che prepararsi a colloqui remoti, si dia da fare affinché semplicemente questo diritto venga garantito.
Sinistra Italiana Pesaro Urbino
dal Resto del Carlino del 2 aprile
Clima ancora teso dietro le mura del carcere di Villa Fastiggi. Parenti e avvocati protestano perché da settimane non possono incontrare i detenuti. Colpa del focolaio di Covid, la giustificazione dell’istituto. E intanto il garante regionale dei diritti della persona, Giancarlo Giulianelli, costretto a casa perché malato di Covid, annuncia che farà colloqui via remoto con i carcerati che lo chiederanno.
“Non mi fanno vedere mio fratello da un mese – spiega Sabrina – devo portargli vestiti, cibo, soldi, ma quando sono arrivata in carcere non mi hanno permesso di lasciare nulla e tantomeno di vederlo. Ci dicono per il Covid, ma dove è il pericolo se parliamo separati dal vetro?
E poi, se è vero che temono i contagi, come fanno a mettere 5 persone nella stessa cella come nel caso di mio fratello? Ci diano una risposta”. Protesta anche Claudia, che da mesi non riesce più a vedere il marito.
