
«Il percorso avviato per unire la rete Tim con quella di Open-fiber è una buona notizia, si evitano sovrapposizioni e semplifica la gestione». Nella provincia di Pesaro-Urbino il piano Banda ultralarga ha previsto investimenti per 25 milioni di euro in 70mila unità immobiliari, ad oggi aperti 40 cantieri su 59
Una sola rete per le comunicazioni Internet veloci. E’ l’obiettivo del percorso avviato tra Tim e Cassa depositi e prestiti per far nascere una rete unica in fibra e portare la banda ultralarga in tutto il Paese. «L’unione della rete Tim con quella di Open-fiber sarebbe una spinta decisiva per la digitalizzazione anche nella nostra regione – commenta positivamente il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) –. I servizi in rete devono poter essere utilizzati da tutti e Internet, come abbiamo compreso soprattutto durante il lockdown, è indispensabile, oltre che per vedere un film o ascoltare musica, per lo smart-work, per seguire le lezioni, per la formazione, per consentire alle Pubbliche amministrazioni di fornire servizi ai cittadini e soprattutto per aiutare le imprese ad essere collegate con il mondo. Le infrastrutture digitali – insiste – sono diventate tanto importanti quanto le vie di comunicazione e in Italia il numero di famiglie con una connessione fissa a 100Mbps è ancora troppo basso, siamo sotto il 20%. Non è un caso che la digitalizzazione sia tra i primi obiettivi scelti dall’Europa per il Recovery Fund, ma occorre accelerare negli investimenti e nei cantieri, per questo mi auguro che la costituzione di un’unica rete per le telecomunicazioni possa realizzarsi, eviterebbe sovrapposizioni e semplificherebbe la gestione». L’investimento complessivo che ha previsto la Regione Marche per il piano Banda Ultralarga (Bul), ammonta a 105 milioni di euro, di cui 72 milioni di risorse nazionali e il resto costituito da fondi regionali ed europei. Nella provincia di Pesaro-Urbino sono stati progettati lavori per 25 milioni che coinvolgono oltre 70 mila unità immobiliari tra abitazioni, aree artigianali e industriali, ad oggi sono stati avviati 40 dei 59 progetti, pari a circa il 67%, i cantieri chiusi sono 4. «Dal punto di vista autorizzativo tutti i progetti sono stati approvati e le convenzioni firmate, grazie al lavoro della Regione che ha organizzato decine di conferenze dei servizi sul territorio, ma la realizzazione concreta della rete è in ritardo e molti sindaci sono preoccupati, nonostante negli ultimi mesi ci sia stata un’accelerazione – conclude Biancani -. Questo è il momento di unire le forze e di cogliere le occasioni che anche l’Europa ci offre per eliminare il digital-divide, garantendo a tutti i cittadini, anche quelli dei piccoli Comuni e delle aree interne, una connessione efficace».
Andrea Biancani, consigliere regionale (Pd)
